Miccichè: “Dai grillini falsità, li querelo”. M5s: “Dati presi da Ars, lo quereliamo noi”

Scontro sulle spese folli dell'Assemblea. I parlamentari cinquestelle: "Numeri ufficiali, si dimetta"

PALERMO – “Querelo il Movimento 5 stelle”. “E noi quereliamo Miccichè”. E’ scontro tra il presidente dell’Ars e i grillini sulla denuncia dei costi dell’Assemblea regionale siciliana. I deputati del M5s hanno presentato ieri i dati delle spese di palazzo dei Normanni, “più alte di quelle della Casa Bianca, con 1.000 euro al minuto”.
“Ho consultato un avvocato al quale ho chiesto di fare una valutazione e mi ha assicurato che ci sarebbero gli estremi della querela e quindi per adire le vie legali in sede civile e penale, perché questi cinque stelle, che sono diventati ormai 4, 3, 2, stelle, dicono solo falsità dalla A alla Z, e io delle falsità mi sono stancato, quindi basta ho deciso che passerò alle vie legali. Sono dei farabutti. Questa è una istituzione e non è possibile continuare a denigrare l’istituzione e non è possibile continuare a denigrare l’istituzione facendola franca sempre”, dice Miccichè.
“Dati falsi? Li abbiamo presi da fonti ufficiali dell’Assemblea – replica il deputato Stefano Zito -. Miccichè ci querela? Siamo noi a querelare lui. Lo faccia pure e poi si dimetta. Non è degno di rappresentare quest’Assemblea che lavora col contagocce, che è in eterna sessione di bilancio e con una conferenza di capigruppo che non si riunisce da tempo nemmeno per programmare i lavori. Intanto saremo noi a querelare lui che ci ha definiti farabutti e ci ha pesantemente offeso”.
Il M5s ribadisce che “tutti i dati presentati in conferenza stampa provengono da fonti ufficiali dell’Ars, Miccichè non sposti il focus della questione, abbiamo denunciato i costi solo per accendere i riflettori sull’inaccettabile improduttività dell’aula. Se avessimo fatto leggi per risollevare la Sicilia, nessuno si sarebbe scandalizzato dei costi. Il problema è che quest’assemblea, oltre alle leggi obbligatorie, non ha cavato un ragno dal buco, mentre la Sicilia affonda. Noi la nostra parte l’abbiamo sempre fatta, non a caso siamo il gruppo nettamente più prolifico dell’Assemblea e i più presenti nelle commissioni”.
Miccichè insiste: “Un tempo si parlava di tradimento se qualcuno dava notizie false e questo io lo considero un tradimento da parte di questi signori che continuano a massacrare la nostra terra con dati falsi. Sono imbrogli che inventano loro: il riferimento dei mille euro al minuto è all’aula, ma l’aula è solo un centesimo della’attività dell’Assemblea regionale siciliana. Questi signori hanno finito di dire falsità. Noi chiederemo i danni materiali e in più faremo causa penale perché la denigrazioni delle istituzioni in Italia è vietato”.
“Va detto – conclude il presidente – che tanti soldi che si spendono qua non sono per l’Assemblea regionale siciliana, intesa come spese per la politica, ma servono per la gestione del Palazzo e che poco hanno a che vedere con la politica, ma se la politica fa le cose per bene per i cittadini e si assume le responsabilità sono ben lieto di spendere i soldi, nonostante quello che possano dire i grillini. Abbiamo aperto il portone centrale di palazzo dei Normanni, abbiamo abbattuto nel palazzo le barriere architettoniche, abbiamo restaurato e portato la sede della Fondazione Federico II nell’oratorio di Santa Elena e Costantino – ha proseguito Miccichè – stiamo lavorando per portare la biblioteca a palazzo Ministeri, tutte queste cose hanno dei costi”.

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