Pedofilia, on line storie di abusi

Aleteia e Meter lanciano una rubrica con le testimonianze di chi ha subito violenza

ROMA – Sei storie di abuso per “preparare” all’incontro che a fine febbraio, in Vaticano, si occuperà di pedofilia e abusi con il Papa e i presidenti delle Conferenze Episcopali, ma anche per riflettere sul dramma e la tragedia nella società di un fenomeno trasversale ed estremamente doloroso.
Saranno le vittime a scrivere e a parlare con l’aiuto di don Fortunato Di Noto, da anni in prima linea con Meter contro la pedopornografia dentro e fuori il web. Vittime che testimoniano ciò che hanno subito da piccoli, veri racconti di dolore e di cammini di risurrezione.
Dall’8 febbraio, Aleteia.org – rete globale cattolica online in 7 lingue – ha deciso di unire le forze con l’Associazione Meter Onlus di don Di Noto per una rubrica unica nel suo genere.
“Sono profondamente commosso – commenta il sacerdote anti-abusi -. Lacrime di partecipazione e di condivisione cuore a cuore con le vittime di abuso sessuale che hanno avuto lo svolgimento della vita traumatizzata, una profonda ferita e in alcuni casi, una lungo letargo nella morte e di profonda vergogna per ciò che avevano subito: l’abuso sessuale”.
“Questi appuntamenti su Aleteia continuano quello che ho iniziato con il libro ‘Abbiamo ritrovato la vita. Dall’abuso alla risurrezione’, edito dalla San Paolo Edizioni nel 2011 (ora fuori catalogo) e che, forse per tiepidezza, o perché non si ritenne che la testimonianza di chi ritorna, lentamente a vivere, è possibile, non ha avuto quella giusta attenzione. Nessun problema”, aggiunge don Di Noto.
Questo il calendario di massima delle uscite: 8 febbraio – “Io, suora abusata, 17 anni di silenzio. Ora amata”; 15 febbraio – “Io, prete da 25 anni. Sogno sempre Giuseppe che salva dagli Erodi”; 22 febbraio – “Io, uomo di 30 anni, mai stato un bambino. Abusato da un prete”; 23 febbraio – “Io, bambino di 12 anni e la carezza di Papa Francesco. Gli effetti collaterali”; 24 febbraio – “Io, fanciulla e il mio bosco blu che mi proteggeva”; 26 febbraio – “Io, perdono. Tu convertiti e consegnati alla giustizia umana e divina”.

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