“Berlusconi? Serve la sua voce in Europa”

Tajani a Catania: "I migranti? Gli Stati non hanno ascoltato il Parlamento Ue. In Italia il centrodestra è maggioritario"

PALERMO – “L’appuntamento elettorale europeo e’ un appuntamento dove ogni forza politica concorre con le sue liste. E’ giusto che Berlusconi si candidi essendo il leader di una forza politica. E’ stato estromesso, secondo me violando le regole, dal suo seggio elettorale in Senato. E’ giusto che i cittadini possano, loro, riparare ad una ferita che e’ stata inferta dalla sinistra per una serie di pregiudizi contro Berlusconi” così il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani oggi a Catania.
“Saranno gli italiani – ha aggiunto – a riassegnargli un seggio al Parlamento europeo, dove potrà mettere a disposizione dell’Italia e dell’Europa la sua straordinaria esperienza in politica estera. Ricordiamo che grazie a Berlusconi si fece un accordo con Gheddafi anche blocco l’immigrazione clandestina”.
“Grazie a Berlusconi si sono fatti accordi con tanti altri Paesi dove operano imprese italiane. Penso anche alle relazioni con la Russia, che erano completamente diverse da quelle che ci sono oggi. Una sua voce in Europa – ha concluso – contribuirebbe a ridurre le tensioni con la Russia e permettere all’Europa di essere ponte tra Stati Uniti e la Federazione russa senza rischiare di essere schiacciata tra le due parti. Nessuno piu’ di lui ha contatti e relazioni a livello internazionale, nessuno più di lui conosce lo scacchiere”.
“Sono convinto che in Italia, come hanno dimostrato le elezioni a Catania e in Molise e come dimostreranno quelle in Abruzzo ed in Basilicata, il centrodestra ha il consenso della maggioranza dei cittadini. Credo che anche a livello governativo bisogna tornare a questa coalizione per un semplice motivo: c’è un minimo comune denominatore che unisce le forze di centrodestra. Sono più omogenee tra di loro rispetto alla Lega ed al Movimento Cinque Stelle. Questo lo si vede ogni giorno con i contrasti che ci sono. Molto più naturale governare insieme come già si fa bene in Liguria, Veneto, Lombardia e Sicilia”.
IL CASO ITALIA-FRANCIA. Il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani parla anche della questione Italia-Francia. “Non servono le liti alle quali assistiamo tra Stati come l’Italia e la Francia: serve, invece, risolvere il problema immigrazione. Bisogna intervenire con una strategia a lungo termine e non si può chiedere all’Italia di essere l’unica protagonista di questa strategia: la strategia o e’ europea o non si può realizzare. Questa e’ la battaglia del Parlamento europeo. Se l’Europa non parla con una voce unica, non si riuscirà di certo a stabilizzare un Paese come la Libia per fare si’ che i migranti rimangano a casa loro non in condizioni di vita pessime, ma migliori di quelle che hanno oggi”.
“Il problema dell’immigrazione – ha sottolineato Tajani – non è stato risolto perché non tutti hanno ascoltato il messaggio che noi come Parlamento europeo abbiamo inviato approvando noi la riforma del Regolamento di Dublino agli Stati membri, che la devono approvare per poi farla applicare. Se la riforma che prevede l’immediato ricollocamento dei migranti fosse stata approvata così come proposta dal Parlamento Ue, non ci sarebbe stato né il caso della nave Sea Watch, né della Diciotti”.
“Adesso noi stiamo lavorando – ha osservato Tajani – affinché tutti si convincano che serve uno straordinario piano di investimenti europei in Africa. La Cina ha investito 60 miliardi per una nuova colonizzazione dell’Africa, noi abbiamo bisogno di sconfiggere l’immigrazione clandestina, che è nelle mani dei trafficanti di esseri umani. Dobbiamo sconfiggere il terrorismo, il cambiamento climatico, la povertà, la carestia, le malattie. Questo – ha ribadito Tajani – lo possiamo fare soltanto con uno straordinario piano che permetta all’Europa di essere il principale interlocutore

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