“Sea Watch: sì allo sbarco, poi via”. Esposto del Pd contro il governo

Salvini: "I migranti possono scendere, ma devono essere subito trasferiti in Olanda o in Germania. L'Italia ha già dato". Orfini: "Violata la legge". Il pm di Siracusa: "Decisione non spetta a me"

Il comandante: "Bagni saturi, è emergenza sanitaria"

ROMA – Segnali di apertura del ministro Salvini sul caso della Sea Watch, la nave con a bordo 47 migranti da due giorni al largo di Siracusa. “Sbarco degli immigrati? Solo se prenderanno la via dell’Olanda, che ha assegnato la bandiera alla Sea Watch, o della Germania, paese della Ong – ha detto Salvini -. In Italia abbiamo già accolto, e speso, anche troppo”.
PORTAVOCE SEA WATCH: “SEDATO UN MIGRANTE”. “Le persone a bordo cominciano a mostrare chiari segni di impazienza e uno di loro è stato sedato ieri. Questo è quello cui state costringendo queste persone a due minuti e mezzo di navigazione dalla costa”, ha riferito Giorgia Linardi, portavoce in Italia di Sea Watch a Siracusa.
“Mi dicono di una persona che ieri è scoppiata a piangere e ha rifiutato il cibo. I 47 migranti sono costretti a dormire in un’unica stanza – aggiunge -. Chiedo il prima possibile di mostrare un segno di umanità per non doverci vergognare all’infinito di quello che stiamo facendo”. La portavoce ha confermato che stanno provvedendo a “ricevere dei nuovi bagni chimici” e che “in questo momento a bordo risultano quindici minori”.
La Prefettura di Siracusa infatti sta intervenendo per far fronte all’emergenza sanitaria disponendo l’invio di un bagno chimico a bordo, dopo che il comandante della nave aveva comunicato che i tre servizi igienici chimici utilizzati dai 47 migranti a bordo erano quasi arrivati a saturazione.
PD PRESENTA ESPOSTO CONTRO IL GOVERNO. Intanto il presidente del Pd Matteo Orfini e il parlamentare Fausto Raciti hanno presentato un esposto alla Procura di Siracusa contro il governo nazionale. Accompagnati dall’avvocato Giuseppe Calvo, hanno depositato la denuncia a firma di numerosi esponenti Pd al sostituto procuratore Andrea Palmieri.
“Riteniamo siano state commesse – ha detto Orfini – violazioni di legge come sul caso Diciotti. I migranti sono trattenuti in modo illegittimo sulla Sea Watch ma a nostro avviso ci sono altri punti di arbitrarietà e illegittimità”.
“La difesa dei confini nazionali, a differenza di quanto sostiene il ministro Salvini, non può essere intesa come esigenza primaria e illimitata, tale da poter autorizzare la violazione dei diritti fondamentali dell’uomo, tra cui l’inviolabilità della libertà personale”., afferma il Pd nell’esposto presentato alla Procura di Siracusa.
“La condizione di costrizione fisica in cui versano i migranti a bordo della Sea Watch 3 – si legge nel documento – configurerebbe una illegittima privazione della loro libertà personale, in quanto essi sono immotivatamente impediti allo sbarco, in condizioni di igiene e di salute psicofisica precarie, su un natante inidoneo a ospitare un numero così elevato di persone. E tale condizione si è evidentemente protratta per un lasso di tempo giuridicamente apprezzabile”.
Il Pd chiede inoltre di “procedere ad accertamenti urgenti per valutare se la procedura posta in essere dalle Autorità italiane sia legittima e in linea con la normativa nazionale, comunitaria e internazionale, o se la condotta del ministro dell’Interno volta a impedire lo sbarco dei 47 migranti sia immotivata e quindi illecita, configurando il delitto di sequestro di persona aggravato commesso anche a danno di minorenni e integrando qualsivoglia ulteriore fattispecie di reato prevista dalla legge”.
Il ministro dell’Interno, si rileva nell’esposto, “sembra essere ben edotto della presenza di minorenni a bordo della Sea Watch 3, dal momento che, dinnanzi alla richiesta della Procura per i minorenni di Catania di far sbarcare i minori non accompagnati il senatore Matteo Salvini ha dichiarato alla stampa che i ragazzi hanno 17 anni e mezzo – cosa che fa di loro dei minori! – motivo per cui i porti sarebbero rimasti chiusi”.
“Ad oggi i 47 migranti si trovano da oltre 10 giorni in mare, e da 4 giorni al largo di Siracusa – si dice nell’esposto del Pd – senza un valido motivo per non farli sbarcare, in totale spregio del diritto internazionale e dei diritti fondamentali della persona”.
“Non appare possibile, anche dinnanzi a un numero così esiguo di persone trincerarsi dietro non meglio precisate ragioni di ordine pubblico, motivo per cui l’atteggiamento del ministro dell’Interno, che continua a non rilasciare l’autorizzazione allo sbarco in un rimpallo di responsabilità con altri Paesi dell’Unione europea giocato sulla pelle dei migranti, non potrebbe ritenersi scriminato”.
PM SIRACUSA: “DECISIONE NON SPETTA A ME”. “La decisione dello sbarco non spetta a me – ha detto il procuratore di Siracusa, Fabio Scavone -. Io posso solo verificare se ci sono condizioni igenico sanitarie di assoluta carenza che possano determinare l’inidoneità della nave alla navigazione o a consentire l’ulteriore permanenza a bordo delle persone. Valutiamo giorno per giorno”.
“Ogni giorno si valuta – ha spiegato il procuratore Scavone – se la prefettura dichiara che ha ottemperato a tutte le richieste del comando nave portando viveri e indumenti e fornendo assistenza sanitaria ne prendo atto. Successivamente chiederò alle autorità se vi sono ragioni igienico sanitarie ostative alla permanenza”.
Anche sul numero di persone a bordo della nave, ha sottolineato il magistrato, sarà fatta “ogni giorno una valutazione sulla permanenza di queste 69 persone sulla Sea Watch 3”. “So – ha sottolineato – che la sanità marittima va a monitorare quotidianamente”.
Sulla presenza di minorenni Scavone ha ribadito che sono “valutazioni che spettano alla Procura per i minori di Catania”. Il procuratore non ha escluso di salire a bordo: “Se dovesse esserci l’esigenza di salire a bordo come Procura – ha concluso – lo prenderemo in considerazione”.
I SINDACATI SI MOBILITANO. Anche i sindacati si mobilitano: la segretaria della Flc Cgil Sicilia, Graziamaria Pistorino, ha riunito il direttivo regionale a Siracusa e ha promosso un sit-in per le 11 in via Stentinello, sulla scogliera di Targia: “Proprio nei giorni della memoria è opportuno ricordare che quello che si sta consumando nel Mediterraneo è un vero e proprio olocausto. Una tragedia di fronte alla quale è necessario che l’Italia non commetta gli errori del passato”.
“A partire dai comparti della conoscenza, scuola, università, ricerca, formazione professionale, conservatori e accademie, bisogna aprire gli occhi – aggiunge Pistorino – e prendere coscienza della situazione che stiamo vivendo ormai da anni. Per questo abbiamo deciso di essere qui oggi, per chiedere al ministro dell’interno, Matteo Salvini, di far sbarcare le persone a bordo della Sea Watch”.
“La politica dei respingimenti – continua Pistorino – forse è utile a distrarre l’attenzione degli italiani dai grandi problemi del nostro Paese, dalla disoccupazione giovanile al Sud ai mancati investimenti nella scuola siciliana o ad alimentare la propaganda politica dei partiti di maggioranza, ma sicuramente viola il diritto internazionale e quello umanitario. Un baratro umano che abbiamo già vissuto e che il mondo della conoscenza intende contrastare con tutte le sue forze”.
La Cgil siciliana in una nota annuncia la partecipazione con proprie delegazioni da tutta la Sicilia a un’altra manifestazione in programma domani alle 11 in via Stentinello, in contrada Targia, alle porte di Siracusa. Il sindacato dell’Isola inoltre plaude alla “grande generosità che stanno dimostrando in queste ore i cittadini di Siracusa, il mondo dell’associazionismo e la Cgil provinciale”.
“La battaglia perché nel nostro Paese non si perda il senso dell’umanità e prevalgano solidarietà e accoglienza, così come è stato per la nave Diciotti”, conclude la nota del sindacato non può che continuare.

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