Pessina interessata a Tecnis

La società milanese avrebbe offerto 8-10 milioni per l'ex colosso catanese delle costruzioni, con la salvaguardia di 163 posti di lavoro e la prosecuzione dei cantieri

CATANIA – Si fanno sempre più concrete la possibilità di arrivare ad un esito positivo per la crisi di Tecnis, fino al 2015 l’impresa di costruzione al quindicesimo posto in Italia per fatturato, la prima al Sud, con valore della produzione oltre 300 milioni di euro nel 2013 e 2014.
L’ex colosso delle costruzioni di Catania, dall’8 giugno 2017 in amministrazione straordinaria secondo la “Legge Marzano”, secondo quanto comunicato negli scorsi giorni da parte del commissario straordinario Salvatore Ruperto ai sindacati, avrebbe ricevuto un’offerta da parte di Pessina Costruzioni di Milano per l’acquisto dell’intera azienda. Una soluzione che consentirebbe di salvaguardare tutto il personale e la continuità di tutti i cantieri in cui la Tecnis è impegnata.
In questo modo gli attuali 163 dipendenti del gruppo Tecnis sarebbero mantenuti e i cantieri proseguiti. L’offerta presentata da Pessina per l’unicum aziendale di Tecnis si aggirerebbe sugli 8-10 milioni di euro. A confermare questa notizia anche fonti vicine all’azienda milanese di costruzioni, che ribadiscono come l’offerta formulata da Pessina si fondi su un piano industriale volto a perseguire la continuità del ramo d’azienda che preveda la massima conservazione dei livelli occupazionali con la prosecuzione di tutti i cantieri presenti in Italia. Tale soluzione risulterebbe essere la più ossequiosa dei principi ispiratori della procedura di amministrazione straordinaria in quanto atta ad impedire il frazionamento e la dispersione dei valori aziendali. La Pessina sarebbe, poi, – a quanto risulta – anche disposta, in fase negoziale, a migliorare la proposta.
Il commissario Ruperto – avvocato e professore ordinario di diritto civile alla Sapienza di Roma, già sottosegretario all’Interno con il governo Monti tra il 2011 e il 2013 – dovrà vendere asset valutati per una cifra intorno a 1,8 miliardi. Di cui 570 milioni di lavori residui e un miliardo e duecento milioni di fatturato previsto nelle concessioni. Tra i lavori in corso ci sono la metropolitana di Catania, il raddoppio della Tiburtina a Roma, diversi lotti stradali per l’Anas, l’anello ferroviario di Palermo, lavori portuali a Salerno e 4 ospedali in project financing in Calabria. L’esito finale dell’aggiudicazione della procedura è atteso a giorni.
Infatti, il Commissario straordinario Ruperto ha annunciato, sempre nell’incontro coi sindacati, l’intenzione di aggiudicare la gara entro Natale, e poi – con l’autorizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico, guidato da Luigi Di Maio – di firmare il contratto a gennaio.

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