Evasione, sequestro beni alla Sicilrottami

Catania. False fatture per non pagare le imposte: bloccati 1,4 milioni di euro alla società che ricicla metalli

CATANIA – La Guardia di finanza di Catania ha eseguito un sequestro preventivo per oltre 1,4 milioni di euro nei confronti della “Sicilrottami S.r.l.” società che si occupa del recupero per il riciclaggio di cascami e rottami metallici.
Gli amministratori pro tempore della società, Agatino e Silvio Di Benedetto, rispettivamente di 69 e 35 anni, sono indagati per utilizzo di fatture false. Sono stati sequestrati 11 conti correnti bancari, titoli azionari, obbligazionari, fondi di investimento, quote societarie e beni mobili e immobili riconducibili agli indagati, il tutto fino al raggiungimento delle imposte evase.
Le Fiamme Gialle hanno eseguito un decreto emesso, su richiesta della Procura, dal Gip del Tribunale etneo. Secondo quanto accertato i due Di Benedetto per evadere le imposte avrebbero, dal 2012 al 2016, “creato falsi documenti contabili passivi autoproducendo fatture d’acquisto così da ridurre drasticamente e in modo illecito gli utili finali della società. Avrebbero inserito nella contabilità fatture per operazioni, oggettivamente inesistenti, per oltre 5 milioni di euro a fronte delle quali avrebbero realizzato un profitto, pari alle imposte evase, di oltre 1,4 milioni di euro”.
Le indagini hanno avuto origine da una verifica fiscale nei confronti di un’impresa che forniva alla società metalli ferrosi. L’approfondimento, esteso poi anche ad altri fornitori, ha permesso di accertare la falsità delle operazioni commerciali il cui scopo sarebbe stato quello di utilizzare le fatture false per ridurre drasticamente la base imponibile su cui calcolare le proprie imposte dovute a titolo di Ires.

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