Sfama randagio, poliziotta aggredita. Il sindaco: “Non è andata così”

Pedara. Associazione antimafia: "L'agente dava da mangiare a una cagnolina che aveva partorito, un'anziana l'ha assalita". Il Comune: "C'è una denuncia della cittadina, spalleggiata da un consigliere presente"

PEDARA (CATANIA) – Una poliziotta animalista che dà da mangiare a cani randagi e un’anziana donna che non gradisce l’operazione fatta davanti alla sua casa. Sarebbe questo il movente della lite scoppiata tra le due a Pedara nei giorni scorsi e che è al centro di ricostruzioni contrapposte: l’anziana e un consigliere comunale sono andati dai carabinieri a denunciare la giovane che dava da mangiare ai cani randagi per aggressione, mentre quest’ultima è andata in ospedale per farsi medicare delle contusioni, giudicate guaribili in 15 giorni e starebbe valutando le azioni legali da avviare.
L’associazione antimafia Alfredi Agosta dice di “apprendere con grande sgomento e incredulità, l’accaduto dell’aggressione ai danni di una donna che cercava di sfamare una cagna che aveva appena partorito” che le ha procurato “ben 15 giorni di prognosi”.
Il Comune ha una versione diversa: “Premettendo che qualsiasi atto di violenza va condannato, perché la violenza non è mai la soluzione – dice il sindaco Antonio Fallica -, sono sinceramente stranito dalle notizie che in queste ore vengono riportate da alcuni organi di informazione. Avendo personalmente voluto approfondire la vicenda, ho evidenza diversa rispetto a quanto riportato dalle notizie da me lette. Conosco personalmente tutti gli attori coinvolti nella vicenda e sono certo che nessuno abbia una naturale inclinazione alla violenza”.
Per il sindaco “l’unico fatto reale e concreto è che c’è una denuncia presentata dalla cittadina accusata dell’episodio di violenza e del consigliere comunale intervenuto a chiarire la situazione. Pertanto esistono le sedi opportune dove la verità sarà accertata. Fermo restando la grande collaborazione del Comune di Pedara con le associazioni animaliste presenti sul territorio, non sottovalutiamo da una parte il benessere degli animali e dall’altra la pubblica incolumità dei cittadini del paese. Grande è l’impegno profuso, a tal proposito, attraverso tante campagne di sensibilizzazione e iniziative svolte con l’Asp per la sterilizzazione massiva”.

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