Lega B al Consiglio di Stato

Balata annuncia il ricorso: "Figc non ha intenzione di impugnare l'ordinanza del Tar. Se ci saranno eventi che sconvolgeranno il campionato ci tuteleremo contro ogni responsabile e chiederemo risarcimenti"

MILANO – La Lega di Serie B ha deciso all’unanimità che ricorrerà al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar del Lazio che aveva bocciato il format del campionato a 19 squadre.
A spiegarlo, con toni accesi, è stato il presidente della Lega cadetta Mauro Balata, che in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato tutti i massimi dirigenti dei club di B ha tuonato: “Tutti e 19 abbiamo condiviso una linea unitaria, granitica e convinta che abbiamo portato avanti da agosto. Abbiamo deciso di impugnare l’ordinanza cautelare provvisoria emanata dal Tar del Lazio che ha ribaltato alcune cose che lo stesso tribunale e il Consiglio di Stato avevano cristallizzato, come il diritto alla composizione del campionato e l’inizio del campionato a seguito delle delibere autorizzative della Figc”.
Balata si è inoltre schierato contro la Federcalcio, che non intende ricorrere a sua volta al Consiglio di Stato. “Oggi scopriamo che la Figc non riconosce le stesse delibere e ritiene di tutelare soggetti ancora non identificabili attraverso i ripescaggi – ha spiegato – Siamo sconvolti del fatto che Figc non intende impugnare un’ordinanza che ha legittimato noi e che censura i suoi stessi provvedimenti”.
“Per questo chiediamo alla Figc se facciamo parte di questo mondo oppure no, se siamo dei figliastri. Qualora ci fossero degli eventi che sconvolgeranno il campionato, ci rivolgeremo in tutte le sedi contro ogni soggetto responsabile, chiedendo dei risarcimenti – ha aggiunto Balata – O giochiamo a calcio e lo tuteliamo, oppure facciamo i campionati nei tribunali con un contenzioso schizofrenico. Vogliamo tutelare le società che hanno il diritto di giocare in Serie B. Per questo chiamiamo in causa il presidente Gravina”.
Dello stesso parere il presidente del Perugia Alessandro Santopadre, che ha aggiunto: “Altro che risarcimento per 4 o 5 club, sappiano che rischiano la richiesta danni da 19 club. Noi siamo le uniche vittime di questa situazione , dopo 9 partite ci vengono a dire che quanto successo finora non va più bene. Che lo vadano a spiegare a chi è primo in classifica e ha speso milioni di euro: è una situazione intollerabile. Lo Stato ci tuteli, siamo gente onesta e per bene, abbiamo sempre pagato gli stipendi. Non ci siamo mai permessi di parlare, ci hanno dato dei venduti e dei morti di fame. Come Perugia ho investito tanti soldi per vincere la C2 e la C1 e ora alcuni club vogliono vincere in tribunale e non sul campo”.
“Abbiamo votato Gravina con lealtà e all’unanimità, anche perchè ci aveva garantito la riforma dei campionati, ma ora è evidente che sta tutelando qualcuno della Lega Pro ai danni della Lega Serie B – sono invece le parole del presidente del Brescia, Massimo Cellino – Fermare momentaneamente il campionato? Ci presenteremo regolarmente in campo a meno che non ci siano indicazioni diverse da parte della Figc. Se vuole, la Federcalcio si prenda le sue responsabilità”.

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