Catania, via col vento

di Alberto Cigalini. I rossazzurri travolgono il Catanzaro con 4 gol nel secondo tempo firmati da Barisic (foto Galtieri), Curiale, Ripa e Porcino e diventano padroni del proprio destino nella corsa per il primo posto dopo la frenata del Lecce: vincendo tutte le 5 partite rimanenti sarebbe Serie B

Via col vento. Le folate che spazzano il Ceravolo fanno decollare il Catania verso vette che sino a qualche settimana fa sembravano lontane. Il 4-0 di Catanzaro è la spallata che ci voleva per cambiare gli equilibri in alta quota, forse la svolta decisiva del campionato.
Succede tutto in poche ore: il Lecce conferma gli stenti dell’ultimo periodo facendosi imporre il pari interno dal Siracusa e vede irrompere a -2 il Trapani, confermatosi in splendida forma (7 successi negli ultimi 8 turni) e vittorioso sul Matera, e gli etnei, dilaganti in Calabria.
A cinque giornate dal termine della stagione regolare, i rossazzurri (come i granata) sono potenziali primi della classe e soprattutto padroni del loro destino: vincendo tutte le partite, incluso il derby tra inseguitrici alla terz’ultima quando i salentini riposeranno, sarà promozione diretta in Serie B. Che non sarà semplice da raggiungere, ma che dopo una lunghissima rincorsa è finalmente nelle mani di Biagianti e soci.
Al Catania basta un tempo, il secondo, per aprirsi una corsia preferenziale verso il possibile ritorno tra i cadetti. I primi 45′ di Catanzaro sono privi di qualsiasi sussulto. Il forte vento avverso che ricaccia indietro ogni rinvio dal fondo di Pisseri è un po’ l’emblema di una frazione di gioco in cui la squadra di Lucarelli fatica a salire contro un avversario che, schierato da Pancaro con un prudente 3-5-2, combina poco o nulla.
Confermato in blocco il 4-3-3 che ha demolito la Paganese, il tecnico livornese vede i suoi cambiare radicalmente spartito in avvio di ripresa, quando gira il vento. E la partita. Bastano due ripartenze ben fatte in 5′ e la vittoria è ipotecata: il vantaggio lo firma Barisic, il migliore in campo, irrompendo sul secondo palo su un tiro di Curiale sporcato da un difensore dopo un’accelerazione di Manneh; il raddoppio, propiziato da uno svarione di Sabato, lo confeziona Lodi, che dalla destra mette in mezzo un dolcissimo pallone per Curiale, pronto a girare in porta al volo per il 14° gol stagionale che gli vale il titolo di capocannoniere solitario.
L’uno-due etneo lascia al tappeto il Catanzaro che non ha la forza per reagire. Pancaro prova a mescolare le carte insererendo, tra gli altri, Falcone, un ex, e Infantino, acciaccato, ma il Catania è ormai padrone del campo: Lodi e Mazzarani provano a sfruttare la complicità del vento per mettere in imbarazzo Nordi su due piazzati da distanza chilometrica, la replica catanzarese si esaurisce in una punizione di Letizia dal limite fuori non di molto.
Ma col Catania non si passa. Compatti e solidi anche mentalmente, i rossazzurri rischiano zero in difesa, ben schermata da Biagianti, e affondano i colpi nel finale esaltando la gestione di Lucarelli con due gol realizzati da altrettanti subentrati: Ripa si conferma bomber da trasferta segnando il sesto gol lontano dal Massimino con un tocco a porta vuota favorito da un affannoso colpo di testa di Gambaretti su cross dell’inesauribile Barisic; Porcino sigla il poker concludendo con un preciso sinistro sotto la traversa una bella serpentina di Russotto, altro elemento buttato nella mischia in corso d’opera. Solo all’ultimo minuto di recupero il Catanzaro trova il modo di impegnare Pisseri, che nega la gioia personale a Infantino volando a togliere il pallone da sotto la traversa.
Il triplice fischio si sovrappone all’urlo liberatorio di Lucarelli e dei rossazzurri, ora pronti a una intensa, emozionante, tiratissima volata per il primo posto con Lecce (calante) e Trapani (lanciato a mille). Ma anche il Catania malissimo non sta: 10 gol fatti e 0 subiti nelle ultimi due partite. Lo sprint è già partito. E guai a mollare proprio adesso.
CATANZARO-CATANIA 0-4
Catanzaro (3-5-2): Nordi 5, Gambaretti 4.5, Di Nunzio 5, Sabato 4.5, De Giorgi 5 (11′ st Falcone 5), Spighi 5.5, Maita 5.5, Marin 5.5 (23′ st Badjie 5.5), Zanini 6; Corado 5 (23′ st Infantino 6), Letizia 5.5. In panchina Marcantognini, Nicoletti, Cason, Van Ransbeeck, Cunzi, Riggio, Puntoriere, Sepe, Valotti. Allenatore: Pancaro 5
Catania (4-3-3): Pisseri 6.5, Blondett 6.5, Aya 6.5, Bogdan 6.5, Marchese 6.5, Lodi 7 (37′ st Rizzo sv), Biagianti 7, Mazzarani 6.5 (43′ st Bucolo sv), Barisic 7.5 (43′ st Russotto sv), Curiale 7 (31′ st Ripa 6.5), Manneh 6.5 (31′ st Porcino 6.5). In panchina Martinez, Tedeschi, Semenzato, Brodic, Esposito, Di Grazia. Allenatore: Lucarelli 7.5
Arbitro: Camplone di Pescara 6.
Reti: 3′ st Barisic, 8′ st Curiale, 40′ st Ripa, 46′ st Porcino.
Note: gara distubata da forti raffiche di vento. Spettatori paganti 3.515, abbonamenti non validi per la giornata giallorossa, incasso di 19.434 euro. Ammoniti: Tedeschi e Di Grazia dalla panchina, Sabato. Angoli 8-4.

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