“A Catania altra gara deserta per i rifiuti: così paghiamo una Tarsu esorbitante”

Free Green Sicilia: "Nessuna impresa si è fatta avanti per la differenziata, che rimane al 9%. Ma quanti quartieri di serie B ci sono?"

CATANIA – “I cittadini dovrebbero sapere la verità sull’ennesima , la terza consecutiva in pochi mesi, gara d’appalto sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti/risorsa e sulla raccolta differenziata andata anche questa volta deserta senza che alcuna impresa abbia fatto una propria proposta e offerta”. Alfio Lisi, portavoce di Free Green Sicilia si chiede “perché le varie imprese italiane specializzate nella raccolta di rifiuti e nella differenziata hanno preferito non fare un’offerta legittimando l’idea generale (è questo lo potrebbero chiarire le autorità competenti) che ci possa essere dietro una voce comune”.
Secondo Lisi “i cittadini con tale ennesima gara andata deserta continueranno a pagare di più di quello che invece potrebbero pagare di Tarsu (Tassa sui rifiuti solidi urbani) se la raccolta differenziata fosse estesa su tutta la città, da anni ferma solo in alcuni quartieri centrali, in quanto i costi della raccolta e smaltimento/riutilizzo dei rifiuti/risorsa, e non il conferimenti nelle inquinanti discariche ultra, dovrebbero diminuire notevolmente permettendo all’amministrazione comunale di abbassare tale tassa che peraltro a Catania è tra le più elevate d’Italia. Qui la media della raccolta differenziata è tra le più basse: ovvero, secondo ultimi dati della stessa Srr provinciale, al 9% del monte rifiuti mentre, secondo dati Ispra 2017, a Milano sarebbe al 57,6% e a Firenze oltre il 50%, dati vicini a quello che la legge imporrebbe già dal 2016, ovvero il 65% (mentre Catania e tutte le più grandi città siciliane restano distanti anni luce!)”.
A Catania la raccolta differenziata porta a porta, sostiene Lisi, “volendo parafrasare il titolo di un libro di Carlo Levi si sarebbe fermata ad Eboli, ovvero a pochi quartieri della città e al solo 9-10% così come da diversi anni! Eppure già da tempo tale raccolta differenziata avrebbe dovuto coprire l’intera città evitando di fare discriminazioni tra quartieri e quartieri in quanto non esistono e o non dovrebbero esistere quartieri di serie A e quartieri di serie B. I quartieri di Barriera del Bosco, Ognina, Canalicchio, San Nullo, S.G. Galermo, Picanello , Trappeto , Monte Po, Feudo Grande, S. Nullo , S. Cristoforo, Civita, Librino, S. Leone, Nesima, Pigno, Villagio S. Agata, Zia Lisa, Trappeto, Dusmet,Fortino, Cibali, S. Berillo, Centro storico, S. G. Li Cuti, Plaia, Antico Corso, Borgo, Angeli Custodi, Stazione, Rotolo, corso Italia, viale Ionio, viale Africa, e così via, sono forse figli di un dio minore?”.

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