Pogliese resta fuori dalle politiche Da Arcore stop agli eurodeputati

Luca Ciliberti. Decisivo il vertice a casa di Berlusconi. Dalle liste del Senato sarebbero esclusi gli uscenti Gibiino e Torrisi, spunta il nome del siracusano Alicata

Ore frenetiche in Forza Italia al tavolo delle trattative per le liste delle nazionali. Ad oggi pagherebbero un prezzo salato gli eurodeputati che avevano ambizioni di passaggio al parlamento nazionale. In questo quadro saltano alcune candidature eccellenti, che secondo le indiscrezioni erano già in prima fila per staccare il pass per Roma.
In Sicilia salta dalle liste del proporzionale in Sicilia orientale il nome del coordinatore azzurro Salvo Pogliese, imbrigliato nelle regole imposte dai vertici del partito, nel quale si è deciso di applicare le regole del 2013 e del 2008, quando i posti a disposizione erano fortemente ridotti a causa dei numerosi deputati e senatori uscenti.
Ieri nel quartier generale di Arcore c’è stata la riunione tra Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini, Renato Brunetta, Gianni Letta, Licia Ronzulli, Sestino Giacomoni, Antonio Tajani e Paolo Romani che ha fotografato l’incontro in un tweet. A turno sono entrati i coordinatori regionali per consegnare le liste e gli incastri frutto di giorni di lavoro e di incontri con gli aspiranti parlamentari delle diverse realtà locali. Per la Sicilia ha partecipato Gianfranco Micciché che, alla fine, si è visto risistemare l’elenco.
Tra i dodici europarlamentari eletti in Forza Italia alle ultime europee, solo in cinque avevano deciso spendersi in prima persona nella competizione elettorale di marzo.
Oltre a Pogliese resteranno fuori dalle politiche anche Lara Comi, Alberto Cirio, Barbara Matera e Alessandra Mussolini. A Bruxelles le trattative proseguono, ma i margini di manovra per Tajani sembrano ristretti.
Alla luce dell’ormai probabile forfait di Salvo Pogliese dal plurinominale per la Camera, si compone in maniera ancora più chiara il quadro delle candidature del centrodestra che riguardano la zona del Catanese.
Nei quattro collegi dell’uninominale Camera dovrebbero andare Basilio Catanoso (Forza Italia), Manlio Messina (Fratelli d’Italia), Giovanni Pistorio e uno tra Giuseppe Lombardo e Antonio Scavone (Noi con l’Italia). Il nipote di Raffaele Lombardo potrebbe mandare direttamente in giunta regionale il senatore uscente Antonio Scavone al posto di Mariella Ippolito.
Nei due collegi uninominali del Senato le caselle sembrerebbero essere confermate per Raffaele Stancanelli (Fratelli d’Italia -Diventerà bellissima) e Angelo Attaguile (Lega).
Al Senato, nel listone del proporzionale in Sicilia orientale, il capolista potrebbe essere la palermitana Gabriella Giammanco, portavoce regionale di Forza Italia, dietro di lei il senatore uscente Bruno Alicata, siracusano in quota Prestigiacomo. Il terzo posto, attualmente fuori dalla zona elezione secondo le proiezioni, andrebbe a una donna per l’alternanza di genere e il nome che circola è sempre quello di Urania Papatheu. Dalla partita resterebbero fuori, fino ad ora, i senatori uscenti Vincenzo Gibiino e Salvo Torrisi e Forza Italia a Catania, in questo quadro di composizione delle liste, non eleggerebbe alcun senatore. Più complicato e ancora in via di definizione il tema delle liste plurinominali.
Twitter: @LucaCiliberti
Luca Ciliberti

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