Grasso: “Mi candido a Palermo e a Roma”

Il leader di Liberi e uguali: "Sarò nelle liste del plurinominale, per il maggioritario vedremo". Ingroia deposita il simbolo di Lista del Popolo: "Noi contro i vecchi partiti"

TORINO – “Ho in progetto di candidarmi sul plurinominale a Roma e a Palermo. Sul maggioritario vedremo”. Così il presidente del Senato Pietro Grasso, candidato premier di Liberi e Uguali, oggi a Torino per l’inizio della campagna elettorale in Piemonte. “Siamo ancora in fase di definizione delle liste, non vorrei dare notizie che potrebbero essere smentite o cambiate. Stiamo per depositare” ha aggiunto, rispondendo a una domanda sulla candidatura della presidente della Camera Laura Boldrini.
Mentre sulla scelta di alcuni partiti di far scendere in campo i loro leader nei collegi più difficili, spiega: “Il problema non è trovare collegi sicuri, ma ottenere il consenso degli elettori. Quindi, ovunque ci si candidi, bisogna puntare a interessare i cittadini con programmi e progetti”. Sui sondaggi aggiunge: “Cercheremo di smentire i sondaggi, che in passato non sono stati ritenuti aderenti ai risultati. I sondaggi devono indicare la tendenza, e io sono contento perché’ LeU e’ in costante aumento”.
Intanto l’ex pm Antonino Ingroia, tra i promotori della Lista del Popolo per la Costituzione, annuncia: “Abbiamo depositato al Viminale simbolo, statuto e programma della Lista del Popolo per la Costituzione in vista delle elezioni politiche del 4 marzo. Nel simbolo c’è ben visibile il cavaliere su un cavallo lipizzano, un cavallo da battaglia. L’abbiamo scelto per rappresentare la Mossa del cavallo, la mossa che negli scacchi permette di saltare i pezzi avversari ma allo stesso tempo anche il progetto politico che abbiamo lanciato per scompaginare il sistema dei vecchi partiti, quelli che hanno portato l’Italia nella grave situazione di emergenza democratica e costituzionale in cui si trova”.
“Tra crisi economica, impoverimento delle famiglie e dei lavoratori, precarizzazione selvaggia del lavoro, cancellazione dei diritti, taglio dello stato sociale, subalternità a trattati europei incostituzionali, sudditanza alle grandi lobby finanziarie ed economiche europee, corruzione dilagante ed altri disastri, la cui responsabilità è evidentemente di chi ha governato negli ultimi due decenni, il Paese è in macerie”.
“Bisogna azzerare tutto e ricominciare da capo, nel segno della Costituzione, affinché sia finalmente pienamente attuata. E’ questo il programma della Lista del Popolo: passare dalla fase della resistenza a quella della riscossa costituzionale, cominciando a restituire al popolo quella sovranità che l’art. 1 della Carta gli riconosce ma della quale è stato ormai esautorato. Solo così – conclude Ingroia – potremo avere un’Italia democratica, libera, più forte e più giusta”.

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