“Bellolampo attiva, ma più differenziata”

Via libera agli interventi per prolungare l'utilizzo della discarica palermitana. Il governatore Musumeci: "Giovedì prossimo incontrerò Gentiloni per chiedergli poteri straordinari"

PALERMO – Per aumentare la capienza della sesta vasca di Bellolampo è arrivato il via libera per l’attivazione di una serie di interventi che potrebbero consentire di prolungare l’utilizzo della discarica di Bellolampo per il tempo necessario alla realizzazione, con procedure straordinarie, della settima vasca.
L’assessorato regionale del Territorio e ambiente ha già dato parere favorevole per quanto riguarda la Valutazione di impatto ambientale. Adesso, per completare l’iter, si aspetta il via libera dagli studi geologici. E’ emerso nel corso dell’incontro tra il governatore siciliano nello Musumeci, l’assessore al Territorio Toto Cordaro e il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. In mattinata Musumeci aveva effettuato un sopralluogo a Bellolampo con Orlando.
“Al sindaco Orlando, anche nella qualità di presidente dell’Anci Sicilia – aggiunge Musumeci – ho chiesto di sensibilizzare tutti i primi cittadini dell’Isola, affinché potenzino, o attivino in alcuni casi, la raccolta differenziata, che, oltre a far diminuire la quantità di rifiuti che viene conferita in discarica, comporta anche una riduzione dei costi per gli utenti”.
Il presidente Musumeci ha ribadito l’intenzione del governo regionale di procedere alla modifica della legge in materia di rifiuti “superando le fallimentari società di regolamentazione del servizio di gestione dei rifiuti e facendo transitare le competenze in capo alle tre Città metropolitane e ai sei Liberi consorzi di comuni. Non sarà semplice – conclude – ma sono convinto che troveremo in Parlamento tutta la sensibilità necessaria per voltare finalmente pagina”.
Musumeci ha annunciato che giovedì prossimo sarà ricevuto dal presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, per informarlo della situazione siciliana e chiedere alcuni poteri straordinari per risolvere il problema in tempi celeri.

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