Politiche con vista su Catania

Luca Ciliberti. Fughe in avanti e primi nomi per la sfida al sindaco uscente Enzo Bianco. Dalle liste del 4 marzo utili indicazioni per la corsa al Comune

Le elezioni politiche si intrecciano con le amministrative di primavera che interesseranno anche Catania.
Chiuse le liste si comincia a tracciare un bilancio di probabili eletti e di esclusi eccellenti che potrebbero rientrare nella partita del Comune. I posti in lista nei collegi uninominali e nel plurinominale sono già utili indicazioni.
Sfuma l’ipotesi Valeria Sudano per i renziani, l’ex deputato regionale ha già un biglietto in prima classe sul volo Catania-Roma direzione Senato. Uscirà di scena dalla corsa a Palazzo degli Elefanti anche Stancanelli anche lui in direzione Palazzo Madama.
Stando ai numeri saranno riconfermati in Parlamento anche i grillini più conosciuti, compreso il senatore Mario Giarrusso, nelle scorse settimane si era fatto il suo nome per il Comune in caso di mancato piazzamento alle parlamentarie.

Potrebbe tornare a Catania, Salvo Pogliese, l’europarlamentare che avrebbe dovuto correre alla Camera prima che Forza Italia fermasse l’esodo degli europarlamentari da Bruxelles a Roma.
Il sindaco di Catania sarebbe un ruolo a lui gradito, ma serve tempo per sciogliere la riserva.
Nel frattempo spazio alle fughe in avanti, utili a creare dibattitto e ragionamenti nelle differenti aree politiche. Oggi ha presentato il proprio progetto per la città, Emiliano Abramo, della comunità di Sant’Egidio. Vicino al sindaco Bianco sino a poche ore fa, il suo nome era stato indicato sia in giunta comunale sia in una ipotetica giunta regionale targata Fabrizio Micari a trazione centrosinistra. Riparte da un progetto civico proponendosi primo cittadino della città metropolitana.
Se dovesse scendere in campo Pogliese ritirerebbe la sua autoinvestitura Riccardo Pellegrino, consigliere comunale ed ex impresentabile di Forza Italia. Nel centrodestra, però, il nome forte delle ultime ore è quello di Enrico Trantino, figlio d’arte legato a doppia mandata al progetto di Nello Musumeci.
Nel centrosinistra, sponda Pd, almeno fino al 5 marzo, non c’è margine di movimento per l’area Cgil (Villari, Raia e Albanella). Se “mister 32 mila preferenze” Luca Sammartino dovesse vincere nel suo collegio uninominale alle politiche libererebbe il posto all’Ars, che andrebbe proprio ad Angelo Villari, primo dei non eletti tra i Dem.
Stesso discorso per il senatore uscente Antonio Scavone: se l’assessore regionale alla Famiglia, Mariella Ippolito, dovesse essere eletta in Parlamento, sarebbe lui il successore designato in giunta Musumeci. Al contrario, il fedelissimo di Lombardo potrebbe essere uno scomoda alternativa per tutte le coalizioni.
Fino ad oggi l’unico candidato era l’attuale sindaco di Catania Enzo Bianco, che da mesi è già in campagna elettorale.
Twitter: @LucaCiliberti
Luca Ciliberti

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