“Dottoressa violentata, il governo agisca”

A tre mesi dallo stupro nella guardia medica di Trecastagni il M5s incalza Musumeci: "Come intende garantire la sicurezza?"

CATANIA – “Sono già passati più di tre mesi dal triste episodio di violenza consumatosi nel Catanese e non possiamo più permetterci di rimandare oltre, se vogliamo evitarne altri”. La deputata regionale del M5s Gianina Ciancio è la prima firmataria di una interrogazione per “sapere quali siano le azioni concrete che il governo Musumeci intende mettere in atto per garantire la sicurezza nelle ex guardie mediche”, dopo lo stupro della dottoressa di Trecastagni.
“Sappiamo che l’assessore Razza ha manifestato la volontà di risolvere il problema e di questo non possiamo che esserne felici, ma bisogna far presto. In pieno spirito di collaborazione chiediamo di essere coinvolti nella definizione di un percorso condiviso, nel più breve tempo possibile, per garantire serenità e sicurezza a questi medici”, aggiunge la parlamentare catanese.
“Sono troppi i fatti di cronaca – dicono i componenti del M5s in commissione Sanità – che hanno fatto emergere l’improrogabile esigenza di rendere maggiormente sicuri i luoghi di lavoro del personale medico, soprattutto delle donne medico, che si trovano a dover lavorare con il timore che atti di violenza possano essere loro rivolti, specialmente nelle ore serali o notturne, per questo ci auguriamo che la prossima settimana, nella seduta della commissione già convocata per martedì prossimo, si arrivi alla definizione di una soluzione”.

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