Corona alla pm: “Mi aiuti, è Natale”

Al processo di Milano il catanese prima contesta le accuse e poi chiede clemenza

MILANO – “E’ Natale, dottoressa, mi aiuti”. Fabrizio Corona ha preso la parola e ha chiesto alla pm Alessandra Dolci di ‘dargli una mano’ a uscire dal carcere, questa mattina nell’udienza davanti ai giudici della Sezione misure di prevenzione di Milano, che dovranno decidere se confiscare o meno la sua casa sequestrata insieme a 2,6 milioni di euro in contanti.
“Se il suo obiettivo è uscire di galera – ha risposto il pubblico ministero al catanese ex ‘re dei paparazzi’ – faccia tesoro delle sue esperienze”. Poco prima in aula c’era stato il consueto botta e risposta tra la pm e l’ex fotografo dei vip. “Io ho avuto molto tempo per studiare in carcere. La relazione del pm sulle imposte evase – ha sostenuto Corona nelle dichiarazioni spontanee – è clamorosa e piena di bugie”.
Pronta la reazione del pubblico ministero, che ha chiesto ai giudici “l’ammonizione” dell’imputato, il quale subito ha ribattuto: “Io ho il diritto di difendermi. Se in un atto c’è qualcosa di non vero, io lo devo dire. Siamo in un Paese civile, non lo faccio solo per me, ma per tutti i cittadini italiani”.
Il collegio dei giudici Sezione misure di prevenzione di Milano, che dovrà decidere se confiscare la casa e i 2,6 milioni di euro in contanti già sequestrati a Corona, ha acquisito nuova documentazione fornita dal pm e dalla difesa dall’ex fotografo dei vip nelle scorse settimane. In sostanza Corona ha tentato di dimostrare che il suo appartamento a Milano venne acquistato dalla sua società Fenice senza alcuna irregolarità.
“Le ho già pagate le imposte su quella casa – ha detto l’imputato rendendo dichiarazioni spontanee -, quante volte mi dovete fare pagare?”. E ancora: “Se mi fate lavorare, guadagno 5 milioni di euro in un anno e ve li do, così sono pulito e nessuna Procura della Repubblica potrà più perseguirmi”. Dura la replica del pm: “Riferisca di fatti nuovi, gli atti di cui parla sono noti al tribunale e sa leggere da solo”. Si torna in aula il 9 gennaio, per l’esame di un consulente della difesa e per le discussioni del pm e dei difensori.

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