Messina, attestavano false perizie

Truffa all'Inps da un milione di euro: 33 misure cautelari nei confronti di avvocati, medici e collaboratori di patronati. IL VIDEO CON LE INTERCETTAZIONI

MESSINA – I carabinieri hanno eseguito nelle province di Messina e Catania un’ordinanza di misura cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Patti (Me) su richiesta della locale Procura, nei confronti di 33 persone fra cui avvocati, medici, periti e collaboratori di diversi patronati ritenuti responsabili a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, truffa ai danni dell’Inps, falsa perizia e falso in atto pubblico. Notificati inoltre altri 69 avvisi di garanzia ad altrettanti indagati.
Nell’operazione sono finiti in carcere quelli che per gli inquirenti sono gli organizzatori della truffa: l’avvocatessa Anna Ricciardi, di Brolo, già vicepresidente del Consiglio comunale del paese, e il suo compagno, il medico Francesco Piscitello. Arresti domiciliari per un’altra avvocatessa di Sant’Agata di Militello, Teresa Notaro, per i gestori di uno studio di consulenza fiscale Vincenzo Princiotta e Ilenia De Luca, per Maria Di Gaetano e Rosaria Lo Presti, che gestiva un patronato.
Dieci i provvedimenti di obbligo di dimora che hanno colpito Antonino Pino, collaboratore di studio della Ricciardi, altri titolari di patronati come Genoveffa Scaffidi Chiarello, Giusi Mincica e Genoveffa Cadili, altri due procacciatori di clienti di Messina, Daniela Calabrese e Francesco Di Giorno. E ancora Giuseppe Armeli, Sebastiano Conti Nibali, Stefano Marra e Nuccio Mangano.
Per i tanti medici coinvolti, il gip ha deciso la misura dell’interdizione della professione per periodi che vanno dagli otto mesi a un anno: i cardiologi Giovanbattista Bruni e Rosario Germanà, gli ortopedici Antonino Furnari dell’ospedale di Sant’Agata di Militello e Pippo Spatola di Patti ma anche per altri otto medici che avrebbero firmato consulenze tecniche fasulle: Iole Donzì, Maria Giovanna Barbitta, Giuseppe Di Santo, Marianna Faraci, Bruno Fazio, Giuseppe Fulco, David Fazio, Rosario Di Stefano e Giorgio Giannitto. Interdizione anche per il direttore dell’Inps di Barcellona Pozzo di Gotto Antonino Ventura e la funzionaria dell’Inps di Patti Margherita Salpietro.
Coinvolti nella truffa anche tre cancellieri e un assistente giudiziario del tribunale di Patti, accusati di aver incassato somme proporzionali agli importi delle indennità ottenute indebitamente. Sono ritenuti responsabili a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, truffa ai danni dell’Inps, falsa perizia in atto pubblico. Sui loro conti, la guardia di finanza di Patti ha operato un sequestro preventivo per equivalente di oltre 300 mila euro.
Un sistema collaudato che ha permesso di truffare l’Inps per circa un milione di euro. Gli organizzatori di questa truffa, Anna Ricciardi e il suo compagno Francesco Piscitello, erano in grado di far avere pensioni di invalidità civile, indennità di accompagnamento, status di portatore di handicap a chi non ne aveva diritto. Riuscivano a far ottenere falsi certificati medici che attestavano delle malattie e una patologia cardiologica costava 200 euro, per un problema ortopedico ci volevano 150 euro.
Per ottenere il risultato avevano coinvolto avvocati, medici specialisti e liberi professionisti funzionari dell’Inps, collaboratori di patronati e dipendenti del tribunale di Patti (Me). Le persone coinvolte si dividevano poi ingenti somme come percentuale delle indennità non dovute. I militari dell’Arma hanno filmato 15 casi nei quali veniva dato del denaro, circa 2.500 euro, all’avvocato Ricciardi e al dottor Piscitello, da dei clienti.

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