Catania, disabile seviziata e sequestrata dal convivente conosciuto su Facebook

La ventenne subiva maltrattamenti psichici e fisici dal compagno pregiudicato, arrestato dai carabinieri. Intimidazioni e minacce anche ai familiari della ragazza

CATANIA – I carabinieri delle stazioni di piazza Dante e piazza Verga, su ordinanza del gip del tribunale di Catania, hanno arrestato un pregiudicato catanese di 23 anni, per sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia.
I militari, in seguito alla denuncia presentata lo scorso ottobre dalla vittima – diversamente abile di 20 anni – sono riusciti a ricostruire minuziosamente il calvario patito dalla giovane donna fornendo al giudice un quadro probatorio inequivocabile che ha consentito l’arresto del pregiudicato catanese.
Aveva conosciuto il suo aguzzino all’inizio del 2016 su Facebook, se n’era innamorata ed era andata a convivere con lui. Mai avrebbe potuto immaginare che l’uomo, oltre a farle perdere ogni contatto con la famiglia d’origine, dopo averla ingravidata, l’avrebbe sottoposta ad ogni sorta di maltrattamento fisico – le spegneva sulle braccia le sigarette – nonché psichico – “se mi lasci ti toglieranno il bambino e non lo rivedrai mai più” – sfociato addirittura nel sequestro di persona concretizzatosi quando per recarsi al lavoro la costringeva a rimanere in casa,  chiusa a chiave e senza alcuna possibilità di lasciare l’abitazione.
Anche i tentativi della famiglia d’origine di riprendersela in casa, per sottrarla alle malvagità del convivente, erano risultati vani poiché l’uomo in più di un occasione, con l’aiuto di altri pregiudicati, era andato a riprendersela minacciando gravi ritorsioni.
L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato associato al carcere di Catania Piazza Lanza. La donna e il figlioletto, di appena cinque mesi, sono stati affidati ad una struttura protetta della provincia etnea.

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