Nessuna città è peggio di Trapani

Qualità della vita. La classifica di ItaliaOggi: Sicilia in coda, al primo posto Bolzano. Roma in forte risalita

ROMA – E’ Bolzano la provincia italiana dove si vive meglio, seguita a ruota da Trento. Vita dura, invece, dalla parte opposta dello Stivale: è Trapani il fanalino di coda. La classifica di ItaliaOggi per qualità della vita dà anche in forte risalita Roma, che fa un balzo di 21 posti, passando dall’88° gradino del 2016 al 67° di quest’anno.
 
L’indagine – che verrà pubblicata integralmente sul quotidiano domani in edicola – è stata curata dal Dipartimento di statistiche economiche dell’Università La Sapienza di Roma. Per far emergere la qualità della vita nove sono stati gli indicatori presi in considerazione: affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero, tenore di vita.
 
E’ il Nordest a monopolizzare le prime posizioni: dopo Bolzano e Trento ci sono infatti Belluno e Vicenza; Treviso è sesta, Pordenone nona e Udine decima. Mentre Potenza (44/a) è la prima provincia del Sud. Milano è stabile al 57° posto.
 
Tra le città metropolitane Firenze svetta al 37° posto, con una risalita di 11 gradini rispetto alla precedente rilevazione. Bologna è 43esima (+4), Torino 77esima (-7), Palermo 106esima (-2).
 
Calabria e Sicilia sono entrambe connotate totalmente da una qualità della vita insoddisfacente. Mentre è accettabile – unica regione del Sud – in Basilicata, dove anche l’altra provincia, Matera, si colloca a metà classifica (51esima).
 
Quadro contrastante, invece, per la Sardegna, dove ad una qualità della vita insoddisfacente per Cagliari, Medio Campidano e Carbonia-Iglesias, fa da contraltare una qualità accettabile a Ogliastra, Nuoro e Olbia-Tempio. Circa il 58% della popolazione italiana (contro il 53,3% dello scorso anno), pari a 35 milioni 161 mila residenti (erano 32 milioni 732 mila nel 2016), vive in province caratterizzate da una qualità della vita scarsa o insufficiente.
 
Peggiora in particolare il Nordovest, che ha 8 province dove non si vive bene, risultato probabilmente dei processi di deindustrializzazione e ristrutturazione produttiva che hanno coinvolto il territorio negli ultimi anni.
 
La classifica segnala in generale province ‘minori’ contraddistinte da un notevole dinamismo e da condizioni economiche favorevoli contrapposte a contesti metropolitani sempre più statici e non più in grado di garantire condizioni di vita accettabili ai loro residenti. Quanto al netto miglioramento registrato a Roma, ItaliaOggi invita alla cautela, parlando di “risultato contingente, fortemente condizionato dagli stretti legami con la congiuntura internazionale, per cui è rischioso dedurne uno stabile miglioramento della qualità della vita per i residenti della capitale”.

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