La giunta Musumeci è fatta, le deleghe

Tutti i nomi e le foto degli assessori

Pronta la squadra del governatore: ci sono Sgarbi, Armao, Lagalla e Razza. Forza Italia ha più poltrone di tutti, nessuna per la Lega. VIDEO

PALERMO – Governo fatto. Nello Musumeci ha la sua squadra. Il presidente della Regione siciliana, proclamato 11 giorni fa in Corte d’appello a Palermo, ha trovato i nomi.
Manca solo l’ufficializzazione, che potrebbe arrivare a ore dopo la firma dei decreti di nomina dei dodici assessori, tra cui due donne. Domani Musumeci dovrebbe riunire la giunta con tanto di deleghe, che sarà presenta alla stampa.
Questa la composizione del Governo Musumeci:
Gaetano Armao (Ind.) Avvocato, Docente universitario.
Delega: Vicepresidenza, Economia.
Edgardo Bandiera (Forza Italia) Agronomo.
Delega: Agricoltura, Sviluppo rurale e Pesca mediterranea.
Salvatore Cordaro (Popolari e Autonomisti) Avvocato.
Delega: Territorio e Ambiente.
Marco Falcone (Forza Italia) Avvocato.
Delega: Infrastrutture e Mobilità.
Vincenzo Figuccia (Udc) Dottore in Scienze Politiche.
Delega: Energia e Servizi di pubblica utilità.
Bernadette Grasso (Forza Italia) Avvocato.
Delega: Autonomie locali e Funzione pubblica.
Mariella Ippolito (Popolari e Autonomisti) Farmacista, Presidente dell’Ordine dei farmacisti della Provincia di Caltanissetta, Presidente provinciale di Federfarma.
Delega: Famiglia, Politiche sociali e Lavoro.
Roberto Lagalla (Idea Sicilia) Docente universitario.
Delega: Istruzione e Formazione professionale.
Sandro Pappalardo (Fratelli d’Italia – Noi con Salvini) Dottore in Scienze Politiche, Ten. col. dell’Esercito, vicepresidente del Cocer (Consiglio centrale di rappresentanza militare).
Delega: Turismo, Sport e Spettacolo.
Ruggero Razza (Diventerà Bellissima) Avvocato penalista.
Delega: Salute.
Vittorio Sgarbi (Indipendente) Dottore in Filosofia, critico d’arte.
Delega: Beni culturali e Identità siciliana
Girolamo Turano (UDC) Avvocato.
Delega: Attività produttive.
Nessun esponente per la Lega e conseguenti malumori. Il partito di Salvini aveva chiesto un riconoscimento per il risultato elettorale, ma alla fine nel governo è entrato Sandro Pappalardo, esponente di Fratelli d’Italia, il partito della Meloni con cui Noi con Salvini aveva fatto lista comune alle regionali, superando lo sbarramento del 5%, che ha permesso l’elezione all’Assemblea del leghista Tony Rizzotto. Il parlamentare andrà ora al gruppo Misto.

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