“Il sondaggio del Comune? Una farsa”

Free Green Sicilia contesta l'amministrazione di Catania: "A perdere sono stati i bambini, nessuno li ha ascoltati"

CATANIA – “Come si può definire democrazia partecipata , una sorta di gara al ‘massacro’ per decidere quale progetto si avrebbe dovuto finanziare tra quattro messi in gara, per spendere 300 mila euro ovvero il 2% delle somme regionali trasferite a Catania, quando a esprimere la propria opinione in pochi giorni attraverso internet sarebbero stati, secondo l’amministrazione comunale, solo circa 10 mila, ovvero lo 0,3 della popolazione complessiva? Altro che referendum come qualcuno impropriamente l’ha voluto definire”.
Alfio Lisi, portavoce di Free Green Sicilia, riporta l’attenzione sul sondaggio proposto dall’amministrazione etnea, in base al quale i cittadini hanno scelto la riqualificazione delle tre spiagge libere alla Plaia. “Ma come si fa – insiste – a mettere in gara anche la riqualificazione delle varie bambinopoli presenti in taluni parchi pubblici e spazi verdi quando questi dovrebbero essere sistemati a prescindere e riportate alle condizioni naturali per essere fruibili giornalmente dai bambini di ogni età? Va considerato che al di là di tali aree sicure il resto della città è insicuro e invivibile, in particolar modo proprio dai bambini di ogni quartiere e di ogni grado sociale”.
Lisi non si dà pace: “La cosa che stupisce è il fatto che ci sarebbe stato pure, legittimamente, una sorta di derby istituzionale tra l’Assessore ai lavori pubblici, che avrebbe sponsorizzato la giusta riqualificazione delle spiagge libere della Plaia (47,5 %), e l’assessore all’Urbanistica invece avrebbe sponsorizzato opportunamente la riqualificazione di piazza Verga e della fontana dei Malavoglia (43,4 %). Due progetti insindacabili di cui la riqualificazione si aspetta da tempo. Se le cose stessero così, perché l’assessore all’Ecologia e al verde e quello ai Servizi Sociali non si sarebbero attivati per promuovere invece la riqualificazione delle bambinopoli con le loro pertinenti aree verdi, anche in quanto queste (così come i giochi per i bambini) non sono in buone condizioni ed in certi casi ridotte ai minimi termini o in stato di abbandono? Forse è questo il motivo per cui la riqualificazione delle bambinopoli e le loro aree verdi hanno avuto solo l’8% dei consensi totali oppure in questa città i bambini non vengono neppure considerati dagli stessi adulti”.

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