Gettonopoli Catania, assolti in nove: “Accuse estremamente fantasiose”

Luca Ciliberti. Si sgonfia il caso sollevato dal M5s, nelle motivazioni del giudice "il reato non sussiste" 

CATANIA – Gettonopoli al Comune di Catania, tutti assolti i nove imputati che avevano fatto richiesta del processo con il rito abbreviato perché in relazione a “tutti i reati loro rispettivamente ascritti, i fatti non sussistono” .
Tra questi i consiglieri comunali Agatino Lanzafame, Giovanni Marletta, Rosario Gelsomino, Nicolò Notarbartolo, Riccardo Pellegrino ed Elisabetta Vanin e dei funzionari Vittorio Canzonieri, Piera Caruso e Rosalba Sottile.
Il gip Carlo Cannella, nella motivazione, ha accolto tutti i rilievi difensivi, condivisi anche dall’ufficio della Procura di Catania, spiegando con estrema chiarezza e precisione l’assoluta insussistenza degli illeciti nella condotta di tutti coloro i quali, tra consiglieri comunali e funzionari comunali, sono stati coinvolti dalle accuse.
“In realtà l’ipotesi di una concertazione dei fini truffaldini dei consiglieri comunali con i presidenti di commissione  e segretari appare estremamente fantasiosa e comunque non supportata da alcun elemento” scrive il giudice.
Secondo le motivazioni il reato di falso ideologico non sussiste, pertanto “decadono tutti gli altri reati contestati che ne costituiscono il presupposto”.
Le indagini hanno preso in via dalla denuncia degli attivisti del M5s che ha dato origine al procedimento penale. Su quotidiano La Sicilia fu pubblicato un esposto dove si evidenziavano diverse anomalie in merito alle presenze di alcuni consiglieri comunali nel corso delle sedute delle commissioni consiliari permanenti del Comune relative all’anno 2104
“Sarebbe bastato leggere nel dettaglio gli atti amministrativi sulle attività consiliari e delle commissioni per rendersi conto agevolmente dell’inesistenza delle truffe, degli abusi o delle condotte illecite di qualunque tipo – commenta il consigliere Pellegrino – La scelta del rito abbreviato dimostra ancora una volta la mia trasparenza e la correttezza del mio operato. Adesso sarebbe bene che i grillini spiegassero alla cittadinanza che l’unico effetto della loro insulsa denuncia sarà il pagamento di tutte le spese processuali generate con l’equivalente aggravio per le casse comunali”.

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