Ombre sulla Foss, esposto in Corte dei conti

Nella relazione dell'ex commissario della Fondazione orchestra sinfonica siciliana emergono irregolarità su consulenze e compensi

PALERMO – Una relazione di dieci pagine getta ombre sulla gestione della Fondazione orchestra sinfonica siciliana (Foss), nel cui Cda siedono due consiglieri che già ricoprivano lo stesso ruolo nel periodo sotto esame. Nel documento, divulgato a stralci dall’agenzia Ansa, consegnato all’attuale Cda ma anche alla Regione e inviato cinque giorni fa pure alla Procura della Corte dei conti, si parla di “problemi e anomalie” nella gestione della Fondazione.
Il rapporto, redatto dall’ex commissario ad acta che ha cessato il mandato dopo la nomina del Cda in carica, segnala consulenze e forniture affidati per importi sotto soglia per ‘intuito persona’ “in difetto alla trasparenza e alla libera concorrenza”, l’utilizzo di personale precario in attività di programmazione artistica anziché in mansioni minori come si dovrebbe, compensi maggiori del previsto, gestione allegra del personale, un numero di permessi ai dipendenti eccessivo.
Il documento emerge nel pieno delle polemiche per la nomina del nuovo sovrintendente della Foss, Ester Bonafede, che già in passato ha ricoperto questo ruolo. Dopo la nomina, da parte del Cda, sono esplose le polemiche, tant’è che non è ancora stato formalizzato il contratto. Anzi.
Il presidente del Cda, Stefano Santoro, ha convocato per domani pomeriggio il Consiglio per la revoca della nomina. Un passo indietro contro cui si è scagliato l’Udc, partito che sostiene Ester Bonafede, ma anche il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, commissario di Fi in Sicilia, che ha ricordato al presidente Santoro di essere espressione della politica e quindi di assumersi le proprie responsabilità, altrimenti “faccia un passo indietro”.
A Bonafede viene contestato un contenzioso aperto con la stessa Foss, lei ha ribattuto che si è trattato della “normale” richiesta di pagamento di fatture emesse regolarmente senza però incassare i compensi proprio del periodo in cui ricoprì l’incarico di sovrintendente. Non solo. Chi contesta la sua nomina rileva che sono diverse le professionalità che avevano avanzato la manifestazione d’interesse per ricoprire il ruolo di sovrintendente, incarico che tuttavia rientra nello spoil system.

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