Storie di mafia e soldi: a Vittoria sparatoria tra imprenditori rivali

Si presenta in ospedale ferito: la polizia non gli crede e ferma un 59enne per tentato omicidio. I due sarebbero legati a Cosa nostra

VITTORIA (RAGUSA) – Un contrasto per motivi economici sarebbe alla base del tentato omicidio avvenuto venerdì sera a Vittoria, che ha portato al fermo del presunto autore da parte della polizia. A essere ferito Raffaele Giudice, imprenditore nel settore del trasporto su gommato dei prodotti orticoli, che si è presentato al pronto soccorso dell’ospedale Guzzardi per farsi medicare alcune ferite da arma da fuoco.
La sua ricostruzione dell’accaduto non ha convinto i sanitari che hanno chiamato la polizia. Interrogato dagli agenti del commissariato di Vittoria, Giudice sarebbe caduto in contraddizione e alla fine avrebbe fatto il nome di chi gli avrebbe sparato.
Nel frattempo, consapevole di essere ricercato, il 59enne Emanuele Greco, noto imprenditore nel settore degli imballaggi nel mercato ortofrutticolo di Vittoria, si è presentato spontaneamente in commissariato e avrebbe raccontato la sua versione. E’ stato sottoposto a fermo indiziario di tentato omicidio.
Greco e Giudice sono noti alle forze dell’ordine. Il primo si è visto sequestrare dalla guardia di finanza alla fine del mese di gennaio di quest’anno beni per un valore di 35 milioni di euro. Dagli inquirenti è ritenuto alleato di alcuni esponenti della Stidda con ruoli di spicco nel clan Carbonaro-Dominante. Giudice è stato condannato per mafia e arrestato nell’operazione ‘Squalo’.

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