Catania, studente di destra picchiato da oppositori mentre fa volantinaggio

Il giovane promuoveva il corteo per la Festa del Tricolore: aggredito da una ventina di ragazzi di sinistra davanti alla scuola De Felice è finito in ospedale con la frattura dello zigomo. LE REAZIONI

CATANIA – Un giovane studente di un gruppo di destra, Enrico Maccarrone, è stato aggredito e colpito con calci e pugni da una ventina di appartenenti a centri antagonisti di sinistra davanti all’istituto scolastico De Felice di Catania mentre distribuiva volantini sul corteo promosso per domani per la Festa del Tricolore.
La vittima, medicata nel pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi, ha riportato la frattura dello zigomo e danni a occhi e orecchie giudicati guaribili in 40 giorni. Sull’episodio indaga la Digos della Questura.
Il sindaco Salvo Pogliese ha espresso “profonda indignazione e amarezza” per il riesplodere della violenza politica. “Mi auguro – ha aggiunto il primo cittadino – che si tratti di un fatto isolato e che non si ripetano atti di questo tipo che rischiano di innescare pericolosissime escalation. Chi ha ordito e messo in atto l’azione criminale si è assunto una grave responsabilità e spero che gli inquirenti individuano i colpevoli di questo penoso episodio, tanto più grave perché avvenuto nei pressi di un istituto scolastico”.
Il sindaco ha avuto riferito della prognosi di trenta giorni del ragazzo: “Sono fatti – ha detto il sindaco – che vanno condannati e ripudiati perché alla violenza si deve sempre anteporre il rispettoso confronto delle idee e del dialogo; evidentemente qualcuno è rimasto fermo a metodi e sistemi di azione politica che speravamo fossero stati per sempre cancellati”.
LE REAZIONI. “I delinquenti non si smentiscono mai! Un gruppo di sinistroidi violenti, ha selvaggiamente pestato a Catania un ragazzino che, con la gioia di quella età, era sceso in strada per manifestare le proprie idee attraverso un semplice volantinaggio”, ha detto il vice coordinatore di Forza Italia in Sicilia, Basilio Catanoso.
“Ci tranquillizza – aggiunge – la certezza che, dopo il lavoro delle forze dell’ordine, la magistratura saprà comminare la giusta punizione ai delinquenti che ancora oggi, nel 2019, impediscono nel nostro Paese il dibattito, democratico e civile. Auguri di pronta guarigione a questo ragazzo, un esempio per molti italiani perché tornino alla politica e trovino la voglia di manifestare il proprio pensiero riconquistando la libertà”.
Per Dario Moscato, responsabile nazionale organizzazione Fi Giovani “quanto accaduto oggi è inaccettabile”. L’aggressione al giovane studente “è quantomeno surreale e ci riporta indietro nel tempo fino agli anni di piombo”.
“Stava facendo un volantinaggio per la manifestazione che si svolgerà domattina in piazza Roma a difesa del Tricolore – aggiunge – e noi saremo presenti, rispondendo così con i fatti a provocazioni ‘simil mafiose’ che non ci fanno indietreggiare di un metro davanti ai nostri obiettivi, i nostri valori e i nostri sogni”.
“A Catania non c’è spazio per chi usa la violenza per sopperire alla mancanza di idee e l’incapacità di confrontarsi mascherandosi da paladino della democrazia. Sono anacronistici fuori tempo massimo. Per questo una nostra delegazione domani mattina sarà in piazza Roma con gli studenti identitari in solidarietà del ragazzo ferito”, ha detto Stefano Di Domenico, presidente del Circolo Lega – Salvini Premier ‘Catania Identitaria’.
“Ci stupisce – aggiunge Di Domenico – come questi appartenenti ai centri sociali di sinistra agiscano indisturbati in pieno giorno, chiaro segno di chi agisce impunito. Esprimiamo la nostra totale vicinanza alla vittima del triste episodio augurando una pronta guarigione, sicuri che ritornerà presto e con maggiore convinzione a difendere le proprie idee”.
“Esprimo solidarietà a nome personale e di tutto il partito, al giovane attivista di destra Enrico Maccarrone, vittima di un’aggressione incivile e vigliacca”, ha commentato il deputato di Fratelli d’Italia Carolina Varchi. “Auguriamo a Enrico pronta guarigione – aggiunge – ma siamo consapevoli che oggi a Catania si è verificato un fatto di inaudita gravità che ha ferito la vittima nel fisico ma, siamo sicuri, non nello spirito e voglio augurarmi che si tratti di un caso isolato”.
“Il nostro abbraccio ideale – conclude – va anche a tutti i giovani di destra che portano avanti quei valori e quella cultura identitaria nella quale ci riconosciamo: nessuno pensi di fermare la forza delle idee con metodi mafiosi e aberranti”.
“L’aggressione ai danni di un giovane militante di destra a Catania è un atto inqualificabile e vigliacco, frutto di un preoccupante clima di intolleranza”, afferma il responsabile enti locali della Lega in Sicilia Fabio Cantarella. “È sotto gli occhi di tutti – continua – la deriva intollerante e violenta dell’estrema sinistra catanese. Io stesso ho potuto sperimentare la carica di odio di questi ambienti al corteo per commemorare Pippo Fava”.
“Nella certezza che gli inquirenti riusciranno a fare luce sugli autori di questo vile agguato – conclude Cantarella – mi auguro che nessuno voglia giustificare atti criminali commessi contro gli avversari politici”.
“Non sono gesti come questi che fermeranno il vento del buonsenso. Certi gruppi scendono in piazza per esprimere il loro dissenso contro le mafie ma si comportano proprio come loro, seminando violenza, intimidazione e omertà”, afferma il coordinatore nazionale della Lega Giovani Andrea Crippa.
“Il tema della manifestazione portata avanti dalla comunità identitaria catanese – aggiunge – dovrebbe unirci tutti senza differenze. Si sono ancora una volta dimostrati nemici del nostro popolo e della nazione, segnando definitivamente il loro declino”. “I ragazzi come Enrico sono liberi – conclude Crippa – e riusciranno a superare questo momento più forti di prima e noi siamo insieme a loro”.
Dello stesso avviso il coordinatore della Lega Giovani Sicilia Orientale Alessandro Lipera. “La Sicilia e Catania – dice – non sono questo. Questi eventi non dovrebbero mai accadere, ma quando si verificano definiscono chiaramente la differenza da chi odia il proprio territorio e chi invece lo onora ogni giorno”.
“Siamo vicini a Enrico: questi gesti infami e vigliacchi – afferma dal canto suo il coordinatore “Sbam” studenti Lega Sicilia Luca D’Emilio – sono scandalosi. È un dono che ancora oggi giovani ragazzi come Enrico nelle scuole si battono per riaffermare i valori fondanti che hanno fatto grande il nostro Paese”.

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