Attesa infinita per la moglie in ospedale, avvocato filma e viene ammanettato

A Palermo il racconto del legale: "Spinto dal metronotte e costretto a mostrare i video ai poliziotti"

PALERMO – Dopo molte ore di attesa al pronto soccorso di Villa Sofia a Palermo, con la moglie che aveva il codice giallo, un avvocato ha fatto alcuni video per documentare quello che succedeva, con la gente che cominciava a protestare.
Il metronotte ha chiamato la polizia, che ha fermato il legale portandolo in commissariato in manette. E’ stato denunciato per molestie a persone e interferenze illecite nella vita privata. L’avvocato ha annunciato un esposto in cui racconterà ciò che ha subito. La questura fa sapere che ci sono ”approfondimenti in corso”.
La moglie ha avuto assegnato il codice giallo del triage alle 14.57 ed è rimasta nel pronto soccorso senza essere visitata fino a circa le 22, quando sconvolta per l’arresto del marito ha deciso di andarsene.
“Mia moglie stava molto male – racconta l’avvocato -, vomitava in modo anomalo ed eravamo preoccupati. C’erano pazienti che aspettavano da oltre dieci ore. Di sera verso le 20 alcune persone hanno cominciato a protestare perché non venivano chiamate, ipotizzando anche che qualche ‘raccomandato’ avesse saltato la fila. Ho fatto dei brevi video col cellulare. Si è avvicinato il metronotte e mi ha intimato di consegnarli il telefonino e mi ha spinto per farmi andare fuori dall’astanteria”.
“Poi – continua – sono arrivati quattro agenti di polizia, chiamati evidentemente dalla guardia giurata, che mi hanno chiesto il cellulare. Io l’ho negato perché ritenevo di non aver commesso alcun reato. Uno di loro mi ha invitato a seguirlo in una stanzetta. Lì dentro hanno tentato di levarmi il cellulare con la forza. Ho chiesto cosa volessero e loro mi hanno risposto che volevano vedere i video. Ho sbloccato il cellulare e loro hanno guardato i video. Mi sono ritrovato ammanettato e dentro la volante con mia moglie che in lacrime chiedeva cosa avessi fatto”.
I poliziotti hanno accompagnato il legale nel commissariato San Lorenzo consegnandogli il verbale di identificazione in cui è scritto che è indagato “per i reati 660 e 615 bis del codice penale” e quello di sequestro di 4 video e 3 fotografie. L’avvocato dopo essere stato rilasciato è andato al pronto soccorso dell’ospedale Ingrassia dove ha spiegato cosa gli fosse capitato e dove è stato visitato. Gli è stata diagnosticata una contusione al polso destro e una tenosinovite abduttore pollice mano destra post-traumatica.

scroll to top