Uccide moglie e due figli a Paternò: spunta l’ipotesi della depressione

Il 35enne consulente finanziario Gianfranco Fallica si è poi suicidato. In casa non c'erano biglietti d'addio, sono stati trovati dei farmaci ma non si sa chi seguisse la cura psichica. VIDEO

VIDEO: "Che shock quei bambini a terra"

PATERNO’ (CATANIA) – Un mazzo di fiori bianchi, con margherite e una rosa. E’ il segno davanti alla porta di via Libertà, assieme all’indicazione del sequestro della casa scena del crimine, della tragedia familiare che si è consumata a Paternò, nel Catanese.
Secondo la ricostruzione ritenuta attendibile da Procura e carabinieri di Catania, il promotore finanziario Gianfranco Fallica ha ucciso con la pistola calibro 22, regolarmente detenuta, la moglie Cinzia Palumbo, e i loro figli Angelo Daniele di 6 e Francesco Gabriele di 4.
E’ la scena del delitto a spingere in questa direzione: madre e figli erano nel letto della coppia, in pigiama, uno accanto all’altro, mentre l’uomo era riverso tra il letto e il pavimento.
Per avere la certezza ufficiale sulla dinamica nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal procuratore Carmelo Zuccaro, dall’aggiunto Ignazio Fonzo e dal sostituto Santo Distefano, è stata disposta l’autopsia e anche l’esame dello stub. L’incarico sarà conferito nel pomeriggio al medico legale Giuseppe Ragazzi.
Resta ancora non delineato con certezza, vista che non sono stati trovati biglietti d’addio, il movente del dramma. Un’ipotesi che prende corpo è quello della depressione, dopo che militari dell’Arma hanno trovato e sequestrato nell’abitazione farmaci per curarla, anche se non è noto chi seguisse la cura.

L’allarme è stato dato ieri da parenti che non avevano notizie dalla famiglia. Nell’appartamento sarebbe stata trovata una pistola calibro 22 che l’uomo deteneva regolarmente e sarebbe l’arma che avrebbe usato.
A trovarli è stato il padre della donna, allarmato dal fatto che non si erano fatti sentire. In possesso di una copia delle chiavi dell’appartamento è entrato in casa, quindi ha chiamato i carabinieri. Fallica era titolare di un’agenzia che aveva aperto da poco a Paternò. La moglie era casalinga, ma aiutava spesso i genitori proprietari di un ristorante, Villa delle Muse.
“Maledetto maledetto. Cosa le hai fatto?”, ha urlato la madre di Cinzia Palumbo davanti alla palazzina. “Depressione? Ma quale depressione. Gianfranco era una persona splendida, tutta dedita alla famiglia, un bravo ragazzo. Per noi è stata una doccia fredda… Io l’ho saputo da Facebook…”, racconta Paolo Bruno, cugino di Fallica. “Escludo anche cause economiche. A settembre mi ha mandato un messaggio su whatsapp dicendomi che stava trasferendo la sua agenzia. Era un ragazzo speciale, di sani principi”.
“E’ una tragedia che non riusciamo a spiegarci, una famiglia perbene, di lavoratori. La città tutta soffre, non possiamo far altro che stringerci attorno ai familiari e ai parenti, un intero paese soffre. Questa famiglia mancherà all’intero paese”, dice il sindaco Nino Naso.

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