L’Educazione civica torna in classe

Presentata la proposta di legge della Lega, c'è anche il testo dei sindaci supportato da 50 mila firme

ROMA – Torna lo studio dell’Educazione civica sui banchi di scuola. Oggi una proposta di legge in tal senso è stata presentata dalla Lega alla Camera, presenti il segretario del partito Matteo Salvini e i ministri dell’Istruzione Marco Bussetti e della Famiglia Lorenzo Fontana. Si tratta di una progetto condiviso con “gli alleati”, ha spiegato il deputato leghista Massimiliano Capitanio, che punta a disegnare “un percorso che accompagni bimbi dalla scuola materna fino alla secondaria di secondo grado”.
“Scuola, educazione e inclusione troppo importanti per essere superati dagli ‘0 virgola’ e dalle polemiche inesistenti. E’ necessario rimettere al centro la scuola, un mondo vissuto a lungo come serbatoio elettorale”, ha detto Salvini, secondo il quale sull’educazione civica si sentono spesso solo dei “bla, bla, bla. E’ inaccettabile – ha proseguito – che venga messa in discussione la serietà e la onorabilità di chi sta dietro la cattedra. Ho letto di quel ragazzino che ha preso 3 e ha fatto causa all’ insegnante. Ma quando accadeva a me io dovevo preoccuparmi di mio padre. Sono cose fuori dal mondo e bisogna imparare il rispetto”.
Una richiesta di ripristino dell’educazione civica nelle scuole era stata presentata tempo fa dai sindaci, impegnati nella raccolta delle cinquantamila firme necessarie per depositare una legge di iniziativa popolare. “Nella nostra proposta l’Educazione alla Cittadinanza copre uno spettro più ampio della vecchia educazione civica: dall’educazione digitale a quella ambientale, passando per la difesa dei beni comuni. Confidiamo che questa volta, diversamente che su altre questioni delicate e sensibili, il contributo dei sindaci possa essere considerato e accolto”, ha spiegato il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro.
Da FI un plauso all’iniziativa e anche da loro la richiesta di ampliarne lo spettro. “Condividiamo le diverse proposte, facciamo sintesi, portiamo avanti un’unica grande e dirompente iniziativa per gettare le basi per una ‘rivoluzione del buon senso’, che parta dai banchi di scuola, con l’educazione civica e alla digitalizzazione. Abbiamo davanti una grande opportunità, non mettiamo bandierine su un tema così importante e delicato. Facciamo in modo che Camere ed esecutivo lavorino insieme per un vero e tangibile cambio di passo”, ha spronato Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia.
Sempre oggi è stato formalizzato l’avvio di un primo ciclo di formazione per doc enti di sostegno esperti in Lingua dei segni italiana (Lis). Si tratta di uno specifico Protocollo d’intesa firmato dai ministri Lorenzo Fontana (Famiglia e Disabilità) e Marco Bussetti (Istruzione, Università e Ricerca) per formare docenti esperti e qualificati nella Lis e favorire la completa inclusione scolastica dei bambini sordi segnanti o comunque caratterizzati da deficit uditivi significativi.

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