Scommesse on line, ancora arresti: clan catanese gestiva il business

Arriva il seguito della maxi operazione dei giorni scorsi: 36 le persone coinvolte in Sicilia. Al vertice dell'organizzazione i Cappello-Bonaccorsi. I NOMI E LE FACCE LE INTERCETTAZIONI - VIDEO: "'u carruzzeri" spiato

CATANIA – E’ stato stimato in un milione di euro il volume mensile di affari delle 20 agenzie di scommesse sequestrate nelle province di Catania, Siracusa, Caltanissetta e Ragusa nell’ambito dell’indagine della Procura catanese su mafia e il mercato della raccolta illecita delle scommesse on line sfociata stamane in 28 ordinanze di custodia cautelare.
L’operazione, denominata Gaming off line”, ha permesso di far luce sugli affari del clan Cappello nel settore delle scommesse on line riconducibili a società operanti all’estero (Albania, Romania e Malta) e su una organizzazione criminale dedita alla gestione di numerose agenzie di scommesse sull’intero territorio siciliano che sfruttavano la copertura legale fornita dal marchio “Planetwin365” (le indagini, come precisa la nuova proprietà, riguardano esclusivamente chi l’ha gestita fino al 2017, al momento della cessione).
In alcuni casi gli investigatori hanno documentato l’accesso nelle sale scommesse di minorenni. I particolari dell’operazione sono stati resi noti durante una conferenza stampa alla quale hanno peso parte, tra gli altri, il Procuratore della Repubblica Carmelo Zuccaro ed il questore Alberto Francini. Promotore dell’organizzazione sarebbe stato Salvatore Massimiliano Salvo, di 36 anni, ritenuto un presunto esponente del clan Cappello Carateddi, con la complicità, tra gli altri, di Giovanni Orazio Castiglia, 34 anni, e Salvatore Bosco, di 33, tutti raggiunti da ordinanza di custodia cautelare.

L’indagine ha anche evidenziato un progetto di espansione della cosca prevedeva l’acquisizione nelle province di Ragusa e Siracusa di locali commerciali da adibire a sale scommesse e la commercializzazione di un software che avrebbe consentito l’esercizio abusivo di scommesse. La Procura di Catania ha chiesto ed ottenuto dal Gip l’emissione di 22 provvedimenti restrittivi, due dei quali in carcere e notificati ad altrettanti detenuti, Bosco e Salvo. Gli altri 20 indagati sono stati posti ai domiciliari. Il Gip ha anche emesso altre sei provvedimenti restrittivi nei confronti di sei persone fermate nei giorni scorsi. Per uno, Castiglia, è stata disposta la custodia cautelare in carcere. Per gli altri cinque sono stati disposti gli arresti domiciliari.
Il Procuratore della Repubblica a Catania Carmelo Zuccaro incontrando i giornalisti per illustrare l’operazione che ha portato all’emissione di una ordinanza cautelare per 29 persone nell’operazione “Gaming off line” nell’ambito di un’indagine su mafia e il mercato della raccolta illecita delle scommesse on line. “Quello del gioco è un settore, come quello dei rifiuti, nel quale le sanzioni dovrebbero essere adeguate, quando esistono questo tipo di infiltrazioni, alla posta in gioco, per non parlare del danno che si fa all’erario”.
“Quello del gioco – ha aggiunto Zuccaro – è uno dei settori che assicura alle organizzazioni maggiori profitti con minori rischi. Vi sono altri settori, come quello della droga, ma lì le sanzioni sono notevoli. Qui le sanzioni non sono commisurate alle infiltrazioni che le organizzazioni hanno nel tessuto economico perche’ grandi profitti vengono poi riciclati e danneggiano, fanno concorrenza sleale all’economia sana, reclutano personale, manovalanza, e si rafforzano in maniera incredibile”.
Questi i nomi:
CASTIGLIA Giovanni Orazio (cl.1984), già detenuto, nei cui confronti il gip ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere;
D’AGATA Santo (cl.1973), arresti domiciliari;
DI BELLA Andrea (cl.1991), arresti domiciliari;
NANIA Francesco (cl.1976), arresti domiciliari;
RUSSO Antonino (cl.1980), arresti domiciliari;
TRUGLIO Salvatore (cl.1983), arresti domiciliari;
BOSCO Salvatore (cl.1985), pregiudicato, già detenuto per altra causa, nei cui confronti il gip ha applicato la custodia cautelare in carcere;
SALVO Salvatore Massimiliano (cl.1982) inteso “Massimo ‘u carruzzeri”, detenuto in regime di 41 bis;
BLANCO Santo (cl.1964), arresti domiciliari;
BUCCERI Francesco (cl.1978), arresti domiciliari;
CANIGLIA Domenico (cl.1971), arresti domiciliari;
CASTIGLIA Orazio (cl.1963), arresti domiciliari;
CAVALERI Angelo (cl.1944), arresti domiciliari;
CAVALERI Ivano (cl.1977), arresti domiciliari;
CONTE Christian (cl.1993), arresti domiciliari;
CRALI William (cl.1989), arresti domiciliari;
DI CIO Federico (cl.1977), arresti domiciliari;
DI MAURO Tiziano (cl.1980), arresti domiciliari;
GRECO Giuseppe (cl.1960), arresti domiciliari;
GRECO Lorenzo (cl.1989), arresti domiciliari;
GUASTA Antonino (cl.1973), arresti domiciliari;
IANNELLI Massimo (cl.1965), arresti domiciliari;
LIMA Luca (cl.1984), arresti domiciliari;
LIZZOLI Alessandro Rosario (cl.1972), arresti domiciliari;
MINUTOLA Giovanni (cl.1986), arresti domiciliari;
NANIA Cristian (cl.1989), arresti domiciliari;
STERZI Andrea (cl.1975), arresti domiciliari;
TELA Giorgio (cl.1979), arresti domiciliari.

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