“Sicilia verso il risanamento”

Palermo. Presentato dall'assessore Armao il "Bollettino del fabbisogno economico": "Godiamo di credibilità nazionale sul piano finanziario". VIDEO

PALERMO – Stop ai derivati in Sicilia. Dal prossimo anno la Regione non metterà più in bilancio 40 milioni di euro di oneri per il pagamento di questi contratti, costati finora 297 mln alle casse pubbliche. Il governo Musumeci ha definito un accordo col Mef per estinguere i derivati (in totale 5 contratti con altrettanti gruppi bancari) anticipatamente rispetto alla scadenza prevista del 2023.
Così l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, rispondendo ai cronisti nel corso della presentazione del bollettino sul fabbisogno finanziario. “E’ un modo ordinato dio affrontare la manovra e legiferare”, ha detto Armao che non ha voluto anticipare i dettagli della legge di stabilità. “Aspettiamo di conoscere il bilancio dello Stato”, ha aggiunto. La manovra è stata già consegnata alla giunta, che la esaminerà nei prossimi giorni.
“Abbiamo definito l’operazione finanziaria, siamo ai dettagli – ha aggiunto Armao – Posso dire al momento che la Sicilia è la prima Regione a farlo. Gli oneri dei derivati hanno inciso per 40 milioni di euro all’anno, un terzo dei fondi che destiniamo alle ex Province”.
Partner della Regione in questa operazione è la Cassa depositi e prestiti. L’estinzione anticipata consentirà alla Regione di liberare 160 milioni in bilancio in cinque anni.
Armao sullla legge di stabilità: “Non sarà più il coacervo di dimensioni gigantesche degli ultimi anni quando la manovra aveva più di 100 norme. Porteremo in Parlamento tre interventi (finanziaria, bilancio e ddl bilancio) e poi altri sette come collegato, con disegni di legge governativi, in parte già in Assemblea, con le riforme”.
“E’ un modo ordinato dio affrontare la manovra e legiferare”, ha detto Armao che non ha voluto anticipare i dettagli della legge di stabilità. “Aspettiamo di conoscere il bilancio dello Stato”, ha aggiunto. La manovra è stata già consegnata alla giunta, che la esaminerà nei prossimi giorni.

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