Preso il rapinatore fan di Al Pacino

Belpasso. Colpo al distributore Eni del centro commerciale Etnapolis, arrestato l'autore tradito dal suo profilo social

CATANIA – Preso a Paternò un rapinatore che si ispirava ai gangster interpretati da Al Pacino. I carabinieri hanno arrestato Carlo Crisafulli, 33 anni di Belpasso, accusato di rapina aggravata. Il 22 settembre scorso, un uomo a bordo di una Ford Fiesta di colore rosso, con occhiali da sole, una t-shirt bianca ed un gilet, senza scendere dall’autovettura ha abbassato il finestrino della macchina ha puntato una pistola contro l’impiegato del distributore Eni di contrada Valcorrente e lo ha costretto a consegnargli i 500 euro che aveva in tasca e il denaro custodito nell’ufficio con la minaccia: “Dammi i soldi o ti sparo”.
Il dipendente, una volta entrato in ufficio, si è barricato dentro e ha chiamato il 112 costringendo il malvivente a fuggire via. Giunti sul posto, gli uomini del Nucleo Operativo hanno immediatamente ascoltato la vittima e il gestore dell’esercizio commerciale, acquisendo e analizzando le immagini registrate dal sistema di video sorveglianza attivo sul posto.
E proprio quelle immagini, incrociate con le varie testimonianze, sono risultate indispensabili per risalire all’identità del criminale: la targa dell’auto utilizzata per commettere il reato è risultata intestata ad una donna.
Attraverso il profilo social di quest’ultima gli investigatori hanno visto che era coniugata con un uomo che, utilizzando lo pseudonimo “Carlytos” (presumibilmente ammiratore del gangster interpretato da Al Pacino nel film “Carlito’s Way” del 1993) il 20 ed il 21 settembre scorso – giorno precedente alla rapina – nel giro di poche ore aveva pubblicato due post: uno dove preannunciava il suo 33° compleanno e l’altro dove trasmetteva un video che lo ritraeva a bordo della stessa auto utilizzata per commettere la rapina, indossando gli stessi occhiali da sole, la t-shirt e il gilet. A quel punto i carabinieri non hanno più avuto dubbi.
L’uomo è un sorvegliato speciale di pubblica sicurezza che all’arrivo dei militari ha cercato di disfarsi dell’arma giocattolo (fedele riproduzione dell’originale) lanciandola dalla finestra. Per Carlo Crisafulli si sono aperte le porte del carcere di piazza Lanza a Catania.

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