Di Maio alla Blutec di Termini Imerese: “Venite a firmare accordo per Cig”

Il ministro per il Lavoro in Sicilia: "Questo governo mantiene le promesse, come per Ilva e Whirlpooll"

TERMINI IMERESE (PALERMO) – “Non deve passare il messaggio che siccome c’è qualche ‘prenditore’ che ha preso i soldi degli italiani noi abbandoniamo gli operai: questi sono lavoratori che sono stati presi in giro tante volte dai governi”. Attacca il passato e guarda al futuro il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, parlando a Termini Imerese con i lavoratori della Blutec, società che, quattro anni fa, ha rilevato dalla Fiat lo stabilimento del Palermitano, con un piano di rilancio mai partito del tutto e con gli operai in attesa di rientrare in fabbrica.
Su circa 700 dipendenti solo 130 hanno varcato i cancelli del sito, ma soltanto per fare formazione, senza linea di produzione, per gli altri 570 c’è stato il ricorso a ammortizzatori sociali che stanno per scadere. Almeno duecento lo stanno ad ascoltare annuendo. Di Maio assicura: “questo governo sarà sempre vicino ai lavoratori”. E li rassicura invitando i sindacati a Roma: “venite al ministero e firmiamo l’accordo per gli ammortizzatori sociali”.
Ma il futuro non è nella Cig, ma nella riapertura della fabbrica, sotto il mirino della locale Procura per un finanziamento da 21 milioni di euro da Invitalia. Per questo Di Maio lancia un ultimatum all’azienda: “o Blutec rispetta gli impegni o lo Stato si farà rispettare”. E non soltanto l’attuale compagine societaria è sotto il ‘faro’ del governo: “Chiamerò Fca alle sue responsabilità per Termini Imerese e per tutto il territorio nazionale”, afferma riferendosi alla casa torinese che però lo stabilimento lo ha venduto. “Una cosa è certa – ribadisce il vicepremier agli operai che lo ascoltano sul piazzale – non sarete abbandonati, ma sostenuti, senza prendere in giro le persone”.
E cita esempi di ‘promesse mantenute: “la mia parola è una – sottolinea il vice premier – se vi dico lavoreremo insieme e staremo insieme, così sarà. Quando ho preso impegni per l’Ilva e la Whirlpoll li ho mantenuti”. Perché, spiega a operai e sindacalisti, è “finita l’epoca delle menzogne dei governi che dicevano di trovare una soluzione e poi si mettevano d’accordo con i ‘prenditori'”.
Dopo Di Maio incontra, in forma privata, una ventina di lavoratori di alcune aziende dell’indotto ex Fiat, rimasti senza ‘paracadute’ sociale. Per loro il ministro ha inserito nel decreto fiscale una norma, estesa anche ai lavoratori di Gela, per l’attivazione di ammortizzatori.
Tutt’altro che soddisfatto il sindaco di Termini Imerese, Francesco Giunta, che giudica “il passaggio” di Di Maio “un’occasione mancata, ovviamente per il ministro stesso”, perché, sostiene, “ha perso l’occasione per un confronto con le istituzioni cittadine” facendo “rivelare l’incontro come un’apparizione dal sapore elettoralistico”.
“Siamo abituati alle passerelle dei personaggi meteora – conclude – anche questa volta ce ne faremo una ragione, ma non deporremo le armi nell’interesse di tutti: disoccupati, inoccupati, disperati”.

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