Quasi 9 milioni di donne molestate sul lavoro

Ricatti sessuali, proposte indecenti e pedinamenti: impietoso il report Istat

ROMA – Sono state 8 milioni e 816 mila le donne interessate nella loro vita da qualche forma di molestia sessuale, come pedinamenti, esibizionismo, telefonate oscene, molestie verbali e fisiche. Lo rende noto un report dell’Istat sulle molestie e i ricatti sessuali sul lavoro.
Le molestie sarebbero state perpetrate anche sui social network. Negli ultimi 3 anni le donne molestate sono state pari al 15,4% del totale e al 7% nel corso dell’ultimo anno.
Le forme di molestia più frequenti sono quelle verbali: il 24% delle donne ha riferito di essere stata importunata verbalmente, infastidita o spaventata da proposte indecenti o commenti pesanti sul proprio corpo; a seguire pedinamenti (20,3%), molestie con contatto fisico (16%), atti di esibizionismo (15,3%) o telefonate con messaggi sessuali a sfondo sessuale (10%).
Più specificamente al mondo del lavoro l’Istat stima che siano 1 milione e 404 mila le donne che hanno subito molestie fisiche o ricatti sessuali. Dato che negli ultimi 3 anni ammonta a 425mila (2,7%). Con riferimento ai soli ricatti sessuali sul luogo di lavoro si stima che nel corso della vita 1 milione 173mila donne (7,5%) ne sono state vittime per essere assunte, per mantenere il posto di lavoro o per ottenere progressioni nella carriera.
Rimanendo in questo ambito, l’Istituto di Statistica rileva che ammontano a 167 mila le donne che avrebbero subito forme di ricatto negli ultimi 3 anni. Al momento dell’assunzione sarebbero state colpite soprattutto donne impiegate (37,6%) o lavoratrici del settore commercio e dei servizi (30,4%). Ma la quota maggiore delle vittime lavorava o cercava un impiego nell’ambito delle attività professionali, scientifiche e tecniche (20%) e nel lavoro domestico (18%).

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