Mafiosi contro il commerciante catanese: “Se non paghi sequestriamo tuo figlio”

Sei arresti per usura ed estorsione: FOTO. Il gruppo era legato al clan Cappello-Bonaccorso. VIDEO: colti in flagrante

CATANIA – Sei uomini legati al clan Cappello-Bonaccorsi sono stati arrestati dalla polizia a Catania per usura ed estorsione. Avrebbero vessato il titolare di un esercizio commerciale. L’imprenditore dopo un prestito di 4.000 euro risalente al settembre 2017 era costretto a pagare interessi usurari del 25% mensile.
A capo del gruppo il quarantenne Claudio Strano, noto esponente dell’omonima famiglia inserita nella cosca mafiosa Cappello-Bonaccorsi. Gli altri arrestati sono Salvatore Crupi, 36 anni, e Roberto Mangiagli, 39, colti in flagrante al momento dell’estorsione, Antonino Grasso, 62, Orazio Sapuppo, 43, e Michele Rao, 44.
Trovandosi in difficoltà economiche, dopo aver pagato gli interessi per alcuni mesi, l’imprenditore non è più riuscita a sostenerne il pagamento. Così Strano ha più volte inviato Crupi e Mangiagli nel negozio per intimare al titolare di continuare a versare i soldi.
Diverse le minacce. In una circostanza gli emissari hanno prelevato denaro direttamente dalla cassa dell’esercizio commerciale. Addirittura il 30 gennaio Strano ha minacciato il commerciante di violente ritorsioni, prospettandogli il rapimento del figlio minorenne.
Al momento dell’ultima consegna gli agenti sono intervenuti, bloccando i due esattori con i 300 euro appena consegnati.  Dagli indizi successivi si è arrivati agli altri quattro. Due dei quali, Sapuppo e Grasso, avevano sottoposto il negoziante a una parallela usura, approfittando della sua debolezza.

scroll to top