“Rifiuti? E’ emergenza da vent’anni”

Ma nelle Madonie c'è un paese da record

Il governatore Musumeci: "Mi intesto questa battaglia. Il vero problema è la discarica di Bellolampo, chiederò a Gentiloni poteri speciali". Cocina nominato a capo del dipartimento

PALERMO – Conferenza stampa del presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, sull’emergenza rifiuti in Sicilia. “Come governo ci siamo dati una regola: compiere una operazione verità; prima della terapia serve una diagnosi che deve essere spietata senza attribuire responsabilità altri. Il settore di maggiore criticità è quello dei rifiuti – ha detto il governatore -. Credo di poter dire che la situazione dei rifiuti in Sicilia è assai grave; parlare di emergenza per un problema che si trascina da 20 anni mi sembra grave: è un’emergenza strutturale”.
Musumeci ha anche annunciato che Salvo Cocina è il nuovo capo del dipartimento dell’assessorato all’Energia e rifiuti e che “la giunta l’ha nominato nella sua ultima seduta del 2017”.
Il problema dei rifiuti è Bellolampo, l’emergenza più grave; tra un mese se nulla cambia la Sicilia occidentale non avrà più dove scaricare i rifiuti. Bellolampo è una discarica pubblica attivata nel 2013 dal commissario per l’emergenza Marco Lupo. La sesta vasca è colma – ha aggiunto – bisogna intervenire per trovare spazio o attivare la vasca settima ma per farlo secondo i tecnici servono sette mesi. Questa situazione non può essere risolta con strumenti ordinari”.
“Da vent’anni – ha aggiunto – la politica siciliana prova a risolvere il problema dei rifiuti invocando lo stato di emergenza”. E citando i predecessori degli ultimi 20 anni da “Capodicasa a Crocetta, passando per Cuffaro e Lombardo, è mai possibile che si siano invocati poteri speciali senza che si sia risolto il problema? Chi doveva fare la sua parte non l’ha fatto ed è inutile invocare la vicenda degli Ato e delle Srr”.
“Domani chiederò a Gentiloni la dichiarazione di emergenza ambientale limitatamente alla discarica palermitana di Bellolampo e ai comuni che conferiscono nel sito. Ho bisogno di poteri speciali. Quello di Bellolampo è il problema più grave”, ha affermato Musumeci aggiungendo che la competenza sui rifiuti in Sicilia deve andare alle ex Province, oggi enti di area vasta.
Per il governatore è necessario riformare la legge 9 del 2010, che istituisce le società di regolamentazione del servizio di gestione della raccolta dei rifiuti: “Questa legge va fatta entro la primavera – ha detto – e la giunta sta predisponendo un suo ddl”.
Per Musumeci occorre “un nuovo piano dei rifiuti, potenziare la differenziata, trovare soluzioni per in debito degli Ato e incentivi alle imprese che utilizzano materiali riciclati: questo si può fare con poteri ordinari; ho trovato un dipartimento spopolato”.
“Bellolampo è la più grande crisi, ma sullo sfondo la crisi è generale. Tutte le discariche in Sicilia sono prossime al collasso. Abbiamo due milioni di metri cubi da conferire. Al giorno in Sicilia vengono portati in discarica 5 mila tonnellate di rifiuti. Se nulla dovesse cambiare a settembre non avremmo più dove metterli”.
Parlando delle percentuali di raccolta differenziata, pari al 22% secondo i dati della Regione divulgati nel luglio di due anni fa, Musumeci ha detto che “quei dati non erano veri” perché inferiori. Il governatore ha anche annunciato che nei prossimi giorni incontrerà i commissari degli Ato e costituirà un servizio ispettivo per verificare inadempimento e omissioni. “Non si gioca con il denaro pubblico” ha detto annunciando che insieme all’assessore regionale al Bilancio individuerà dei commissari ad acta.
“Non c’è premura: o con o senza assessore desidero seguire da vicino questo ramo dell’amministrazione. Quel ruolo in giunta è stato riconosciuto a uno dei partiti (l’Udc, ndr) della coalizione. Ho rispetto per i partiti che sono il sale della democrazia: spero di trovare un esperto con competenze tecniche”, ha risposto il presidente ai cronisti che chiedevano se terrà l’interim all’Energia e rifiuti dopo le dimissioni di Vincenzo Figuccia. “Ho pure chiesto una stanza in assessorato – ha detto – per seguire tutto da vicino”.
Per Musumeci la questione rifiuti in Sicilia “non è una sfida di destra o sinistra, ma di civiltà. Chiudiamo col passato – ha detto il presidente della Regione – e intestiamoci la battaglia. Senza l’aiuto dei comuni non potrò andare da nessuna parte“.
Poi la stoccata all’esecutivo precedente guidato da Rosario Crocetta: “A che serve aver messo un magistrato alla guida dell’assessorato ai Rifiuti? La politica non può riabilitarsi affidandosi ad altre istituzioni dello Stato. Stiamo mettendo i piedi su un terreno minato e abbiamo il dovere di farlo: su questo tema si gioca la credibilità del mio governo, una credibilità che hanno perso i miei predecessori”.

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