Palermo

Pagano sanzioni con soldi Rap, sequestro per 8 dirigenti

PALERMO – I Carabinieri del Gruppo per la tutela del lavoro hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo per equivalente nei confronti di 9 tra componenti del consiglio di amministrazione e dirigenti della Rap, indagati a vario titolo per peculato e reati in materia di falso.
L’indagine risale al 13 giugno 2016, quando i militari effettuarono un accesso ispettivo a un cantiere stradale nel centro di Palermo, dove erano in atto lavori di rifacimento del manto, ad opera della Rap, la ditta municipalizzata del Comune di Palermo.
In quella occasione furono denunciati otto dirigenti della società per una serie di violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro; riscontrando anche la presenza di 31 lavoratori irregolari.
Nei loro confronti scattarono anche sanzioni in sede amministrativa per un importo complessivo di oltre 57.000 euro. Da successivi accertamenti è emerso che gli indagati avevano pagato le sanzioni pecuniarie con il denaro pubblico della società municipalizzata, attraverso un sistema di false attestazioni che coinvolgeva un altro dirigente dell’area finanza e bilancio della Rap.
Una violazione analoga sarebbe stata commessa in relazione al pagamento di alcune sanzioni per reati ambientali, accertati dalla Polizia Municipale e dall’Arpa, per un ammontare complessivo di 6.500 euro. Nei confronti degli indagati è così scattato il decreto di sequestro preventivo per equivalente, firmato dal Gip presso il Tribunale di Palermo su richiesta della Procura, “al fine di preservare le somme indebitamente sottratte dal patrimonio dell’ente in house per oblare le sanzioni comminate ai singoli responsabili”.
I provvedimenti sono stati emessi nei confronti di Roberto Dolce, ex presidente del consiglio di amministrazione, Massimo Collesano (dirigente dell’Area finanza e Bilancio), Sergio Vizzini, presidente del collegio sindacale; Loredana Giuliani, componente del collegio sindacale; Fabrizio LeoneLarissa Calì,Giosuè Nicola, Aurelio Rizzuto e Roberto Scardino.

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