Ars, per il Pd arriva solo un contentino Esulta M5s: “Palazzo diventerà di vetro”

Completato l'ufficio di presidenza: i questori sono Assenza di Diventerà Bellissima, Bulla dell'Udc e Siragusa per i 5stelle. Ai Dem solo un posto tra i segretari. I grillini: "Tre posti sono la vittoria dei siciliani"

PALERMO – “Penso che sia stato costituito un Ufficio di presidenza molto buono e formato da persone serie. È un buon inizio. Sono contento che anche una forza politica come il Pd, pur non avendo ottenuto un buon risultato elettorale, grazie ad un accordo con la maggioranza sia rappresentata da un deputato segretario. Per me ha concluso è un bell’inizio. Segno di una maggioranza che parte senza volere afferrare tutto” commenta il presidente dell’Ars, Gianfranco Micciche’.
Con l’elezione dei tre deputati questori e di tre deputati segretari è stato completato l’assetto dell’Ufficio di presidenza dell’Ars. Giorgio Assenza (Diventerà Bellissima), Giuseppe Bulla (Udc) e Salvatore Siragusa (M5s) sono i tre deputati questori che, nella seduta di stamattina, hanno ottenuto rispettivamente 32, 30 e 28 preferenze. Sono state 7 le schede bianche, nessuna scheda nulla. I votanti sono stati 64. Eletti anche i deputati segretari. Si tratta di Alfio Papale di Forza Italia, Nello Di Pasquale del Pd e Stefano Zito del M5s, che hanno avuto rispettivamente 36, 34 e 19 voti. Cinque le schede bianche, una nulla. Si completa così l’Ufficio di presidenza che comprende, oltre al presidente Gianfranco Miccichè, anche i due vicepresidenti Roberto Di Mauro (vicario) e Giancarlo Cancelleri.
PD A BOCCA ASCIUTTA. Amaro il commento di Antonio Rubino, responsabile regionale dell’ufficio di presidenza dell’Ars. “Il Partito democratico esce umiliato dall’elezione dell’ufficio di presidenza dell’Ars”.
“Avere spaccato il gruppo – aggiunge – e avere pensato ad accordi piccoli piccoli non poteva che portare risultati piccoli piccoli. La nostra gente meritava di più nel giorno in cui Miccichè parla di Partito della Nazione. Un segretario d’aula per il Pd era quello che Miccichè spacciava per “accordo istituzionale”.
ESULTA IL M5S. Il capogruppo del M5S all’Ars Valentina Zafarana “tre posti dentro l’ufficio di presidenza, più che una vittoria del M5S rappresentano una vittoria dei siciliani. Ci riprendiamo con forza quello che ci era stato negato in passato. Questo palazzo diventerà veramente una casa di vetro, porteremo tutto a conoscenza dei cittadini, Nella scorsa legislatura tutto ci passava sopra la testa senza che potessimo fare nulla”. Salvatore Siragusa (questore) e Stefano Zito (segretario) si aggiungono all’elezione di Giancarlo Cancelleri (vicepresidente).
“Ora – afferma Valentina Zafarana – abbiamo gli strumenti per incidere veramente. Non faremo sconti a nessuno. I nostri occhi saranno quelli dei siciliani. E le dirette streaming dovranno diventare la regola in tutte le commissioni”.
“Nella scorsa legislatura – afferma Siragusa- pur essendo la seconda forza all’Ars, il M5S era stato lasciato fuori dall’ufficio di presidenza. I tre posti rappresentano un giusto riconoscimento al risultato elettorale: siamo il primo gruppo dentro al palazzo. Puntiamo sulla trasparenza, non a caso vogliamo portare la stampa dentro l’aula. È assurdo che i giornalisti debbano raccontare solo quello che riprendono le telecamere e che vedono su un monitor in sala stampa. Le cose più importanti spesso accadono a telecamere spente”.
Per Stefano Zito la lotta contro gli sprechi in un momento difficilissimo per le famiglie e le imprese va condotta in maniera rigida. “Questo palazzo – dice – costa quasi 150 milioni l’anno”.
DE LUCA LASCIA L’UDC. Cateno De Luca, deputato regionale eletto nell’Udc, arrestato all’indomani della sua elezione e poi rilasciato, ha lasciato il gruppo del suo partito ed è passato al misto. “Una scelta non collegata alla suddivisioni di ruoli all’Ars, anche perché il mio obiettivo è candidarmi a sindaco di Messina”, spiega. “La scelta – aggiunge – nasce da un problema di metodo: il nostro movimento, Sicilia Vera, ha contribuito in modo determinante al raggiungimento del risultato elettorale dell’Udc, ma all’interno del gruppo è mancata una preventiva chiarificazione su quelle che dovevano essere le posizioni interne e i criteri di scelta. Quindi questa mattina ho fatto la mia comunicazione dopo aver aspettato in più occasioni che si discutesse sul metodo e le conseguente indicazioni. Non condivido la logica dei pupi e dei pupari. Senza legami con i partiti sarà più semplice fare la campagna elettorale per sindaco di Messina. Oggi in aula ho votato comunque il collega del gruppo Udc Bulla per il ruolo di questore e ora comincio a preparare la mia bozza di finanziaria”.

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