Al chirurgo Zanghì il premio Ippocrate 2017

di Nuccio Sciacca - Istituito dall’Ordine dei medici di Catania viene assegnato annualmente a illustri sanitari

Grandi e intense emozioni hanno caratterizzato anche quest’anno la consegna del premio Ippocrate 2017 al professor Michelangelo Zanghì da parte del presidente e del vice presidente dell’Ordine dei medici, Massimo Buscema e Antonio Biondi, e del rettore Francesco Basile.
Zanghì, allievo del professor Attilio Basile, oggi alla soglia dei novant’anni, è stato professore ordinario dell’Università catanese. Iniziò giovanissimo, prima a Messina e poi a Catania, a esercitare la propria attività operatoria e di ricerca scientifica nel settore chirurgico. Nell’Università etnea ha diretto per oltre trent’anni l’Istituto di Anatomia Chirurgica prima e quello di Patologia Chirurgica poi, nonché il primo “Dottorato di Ricerca” di Chirurgia e la scuola di specializzazione in Chirurgia d’Urgenza, ammaestrando con il proprio tratto comprensivo ma determinato numerosi chirurghi successivamente affermatisi nell’ambito della chirurgia sia generale che d’urgenza.
Con i colleghi della città di Napoli ha fondato la “Società Italiana di Chirurgia dell’Apparato Digerente” (“Sipad”) della quale è stato anche presidente; autore di numerose e varie pubblicazioni scientifiche, ha costantemente stretto rapporti con scuole chirurgiche italiane ed estere, sempre attento all’innovazione tecnologica e ai nuovi protocolli operatori.
Nella motivazione del premio è scritto: “Fine e instancabile chirurgo dall’eccezionale capacità tecnica, non si è mai sottratto ai gravosi impegni della sala operatoria nella quale ha infuso a tutti energia e coraggio nei momenti più difficili, né a quelli delle corsie in cui ha donato agli infermi non solo cure salvifiche ma anche parole e sorrisi a linimento della sofferenza; così come, puntuale e aggiornatissimo nell’ampia e variegata attività didattica, non ha mai fatto mancare una sola lezione ai propri discenti”.
“Conferendo a Zanghì questo prestigioso riconoscimento – ha detto il presidente dell’Ordine dei medici, Massimo Buscema – se ne pone in risalto la valorosa figura di clinico e docente, indicandolo a esemplare riferimento per tutti i chirurghi che guardano al proprio operare come a una missione con i soli fini della salvaguardia della salute umana e del progresso del sapere scientifico”.

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