La terra trema nel Canale di Sicilia

Due forti scosse di magnitudo 3.7 e 3.9 registrate in mare nel Ragusano. L'ingv: "Sciame legato alla faglia di Scicli o a quella di Capo Passero"

ROMA – Una nuova scossa di terremoto di magnitudo 3.7 è stata registrata alle 2.59 nel Canale di Sicilia. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 10 km di profondità ed epicentro in mare 57 km a sud di Modica (Ragusa). Non si segnalano danni a persone o cose.
La scossa segue quella di magnitudo 3.9 delle 2.13, seguita a sua volta da due repliche di magnitudo 2.8 e 2.6. Già ieri altre due scosse di magnitudo 3.5 e 3.6 erano state registrate nella zona tra le 12 e le 13.
Nel Canale di Sicilia la sequenza sismica è in corso dall’8 dicembre scorso. Da allora ci sono state 14 scosse: 10 di magnitudo superiore a 2.0 e quattro di magnitudo superiore a 3.0, fra cui i terremoti di magnitudo 3.9 e 3.7 avvenuti alle ore 2,13 e alle 2,59 di oggi.
”L’area del Canale di Sicilia – ha spiegato Eugenio Privitera, direttore dell’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) – è molto vasta e c’è un sistema di faglie molto complesso e poco conosciuto, generato dalla spinta della placca africana contro quella euroasiatica”.
In questo sistema, ha aggiunto, ci sono due faglie che potrebbero essere collegate alla sequenza sismica in corso: la faglia di Scicli e quella di Capo Passero ma ”ancora non è chiaro quale delle due sia legata a questi terremoti”. Non si può prevedere neanche l’evoluzione della sequenza, “ma proprio per questo – ha rilevato Privitera – non possiamo escludere che si verifichino altre scosse”.

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